Dario, morto improvvisamente in bagno a 36 anni: la famiglia vuole la verità dopo l'operazione

Lunedì 27 Novembre 2023 di Marco Agrusti
Dario Zaina, morto a 36 anni

TIEZZO - Cos’è stato a stroncare la vita di un uomo di soli 36 anni che alle spalle aveva un’operazione chirurgica di routine al ginocchio e nient’altro? Si è trattato di un malore improvviso non preventivabile, quindi di un dramma senza colpevoli, oppure qualcosa è andato storto dopo l’intervento di poche settimane prima? È ancora un giallo, la morte prematura di Dario Zaina, 36enne di Tiezzo che si era sentito male nel bagno della sua abitazione l’11 novembre scorso.

E per far luce sull’accaduto oggi a Mestre saranno effettuati altri esami sulla salma dell’uomo, dopo quelli già svolti a Pordenone da parte dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. 


LA RICHIESTA


La famiglia di Dario Zaina vuole andare a fondo e capire perché il 36enne ha accusato un malore tanto grave da non concedergli scampo, nonostante i soccorsi. Non è ancora stato concesso il nulla osta ai funerali e alla sepoltura proprio per la necessità di compiere altri esami. Il primo riscontro è arrivato dai sanitari pordenonesi, che hanno attribuito la causa del decesso improvviso a un’embolia polmonare. Una tesi che però oggi dovrà essere confermata o smentita dall’equipe sanitaria dell’ospedale dell’Angelo di Mestre. Sotto la lente c’è tutto: dall’intervento chirurgico fino alle terapie post-operatorie seguite dal 36enne di Tiezzo. Fino a quando tutti gli esami non saranno completati, la famiglia non potrà organizzare il funerale e dare l’ultimo saluto a Dario. 


IL DRAMMA


Il giovane abitava con i genitori, in viale Rimembranze. Mamma Elena, in lacrime, così come il papà Giacomo, adoravano Dario. Raccontano le ultime ore: «Stava benissimo, non aveva alcun sintomo, come ogni sera abbiamo cenato e riso insieme, stava organizzando qualcosa per la partita di calcio a Tiezzo. Era felice di lavorare, aveva solo dolore al ginocchio. Così il 18 ottobre l’equipe medica dell’ortopedia di Mestre l’ha operato. Un intervento andato bene, e presto dopo la fisioterapia sarebbe rientrato al lavoro. Non aveva problemi cardiaci». Da quasi due anni lavorava in un’azienda a Cordenons. Realizzava pannelli per soffitti e controsoffitti, dopo aver lavorato per alcuni anni nei periodi estivi all’Hotel Principe di Bibione e in altri bar della provincia di Pordenone. Dopo la scuola media, aveva frequentato l’Ipsia. Cucinare era una sua passione, in particolare era un amante del barbecue, conosceva le tecniche di cottura, e i segreti per ottenere una carne cucinata alla perfezione, per questo lo chiamavano dappertutto e lui non diceva mai di no. Sempre pronto per aiutare in cucina nelle varie iniziative del paese, sia nello sport o in altri eventi, come il Grill Contest o nella società calcistica del Tiezzo. Seguiva il calcio, e da giovanissimo aveva anche giocato in squadre del territorio. Anche quest’anno, a settembre, era presente tra le cucine del sesto festival “Grill Contest”, all’oratorio di Tiezzo.

Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 11:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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