Il giorno della Presidente. Alzato il livello di sicurezza: ecco il programma dell'agenda Meloni in città

Sarà in città alle 15.30 al Verdi, dove all’interno sono previste oltre 400 persone Discorso istituzionale e firma del protocollo

Venerdì 8 Marzo 2024 di Loris Del Frate
Il giorno della Presidente. Alzato il livello di sicurezza: ecco il programma dell'agenda Meloni in città

PORDENONE - L’arrivo è previsto ad Aviano. Oggi, infatti, è il giorno della presidente del consiglio, Giorgia Meloni che sarà in città per sottoscrivere l’accordo con la Regione per i fondi di sviluppo, ma anche per un “bagno di folla” in una cittadina in cui è già stata diverse volte, ma mai da premier. E proprio il fatto che Giorgia Meloni sia la presidente del Consiglio e nonostante la passeggiata in Fiera dove si sta tenendo la rassegna di Ortogiardino, il bagno di folla, per questioni di sicurezza, sarà decisamente limitato essendo la premier in presenza istituzionale e quindi “legata” ad un preciso protocollo che va oltre le misure stabilite solo a livello locale.

Come dire che si è alzato il livello di sicurezza. Ieri in città c’erano il cerimoniale e gli agenti specializzati per i vari controlli.


IL PERCORSO
C’è subito da dire che ieri, a tarda ora, restavano ancora aperte alcune decisioni che saranno prese questa mattina. Intanto l’orario di arrivo. Giorgia Meloni, in una prima versione, avrebbe dovuto essere in città verso le 16. Nel pomeriggio di ieri l’orario è stato anticipato alle 15, ma a quanto pare in seguito si sarebbero aggiunti altri impegni che la farebbero atterrare solo verso le 15.30. Orario che comunque ieri sera non era stato ancora confermato. In ogni caso la prima tappa è al Verdi dove ci sarà l’incontro istituzionale. Al seguito i ministri Raffaele Fitto e Luca Ciriani. All’interno del teatro Verdi la premier firmerà il protocollo con il presidente Massimiliano Fedriga e il ministro Fitto, per la concessione alla Regione dei fondi per lo sviluppo. Prima della firma Giorgia Meloni farà il suo discorso istituzionale. Il tutto dovrebbe durate una quarantina di minuti, ma molto dipenderà dall’arrivo in città. Una volta fuori da stabilire ancora se premier, ministri, sindaco e alcuni dei più stretti collaboratori, si fermeranno in uno dei bar della piazza (bar Posta?) per un aperitivo. In ogni caso non ci sarà bagno di folla, perché viale Cossetti e viale Martelli saranno già stati chiusi, anche a piedi, così piazza XX Settembre. A decidere se sì o no allo spritz, sarà la cerchia della sicurezza e del cerimoniere legata alla premier. Poi via il Fiera. La Spa di viale Treviso non ha bloccato gli accessi al pubblico alla rassegna, ma è evidente che la “passeggiata” della premier tra i capannoni sarà blindata con un perimetro di sicurezza che la circonderà. Incontro con la stampa e ripartenza verso Aviano per prendere l’aereo e tornare a Roma.


LA ZONA ROSSA
Sempre ieri sera c’erano ancora alcuni dettagli da mettere a punto, ma gran parte della zona di rispetto, entro la quale non sarà possibile entrare è già delimitata. Chiuse da mezzogiorno le vie Cossetti, Martelli, piazza della Pescheria, e l’area si accesso all’auditorium della regione e saranno cancellati anche i parcheggi. Non si potrà accedere in piazza XX Settembre, blocco subito dopo piazzetta Cavour e sopra la salita in piazzale Ellero. Chiuso, anche il primo tratto di viale Mazzini più o meno da dove inizia la zona a traffico limitato. Per quanto riguarda, invece, la zona della fiera non dovrebbero esserci chiusure a lungo tempo, saranno tolti una decina di parcheggi davanti all’ingresso e all’arrivo sarà blindata l’intera zona. Oltre a polizia, carabinieri, guardia di finanza locali, ci sarà un ausilio di un’altra cinquantina di agenti provenienti da fuori.


LE MANIFESTAZIONI
Ce ne saranno tre, due più o meno concomitanti con l’arrivo della premier, seppur più distanti fisicamente, una a mezzogiorno. Alle 14,30 in piazzetta Cavour (non è stata concessa piazza XX Settembre) ci saranno tutti i movimenti, collettivi, comitati legati all’ambiente, ai diritti civili e al rifiuto dei cantieri come quello dell’ovovia a Trieste, dell’inceneritore a Spilimbergo e altre opere contestate in regione. In piazza anche i collettivi transfemministi, queer, arcigay e non è da escludere che possano esserci anche alcuni esponenti dei centri sociali. Si terrà un corteo con partenza in piazzetta Cavour, corso Garibaldi, per poi prendere via Cavallotti, via Brusafiera e ritorno in piazzetta Cavour. Potrebbero essere un centinaio di persone, ma i numeri non sono certi. La seconda manifestazione la terrà Forza Nuova, alle 12 in piazzetta Cavour, con un presidio fisso che resterà attivo più o meno un’ora. Anche la loro protesta è nei confronti della presidente del Consiglio. Infine in via Mazzini, ma sempre area piazza Cavour, la Cgil farà un flash mob: donne unite contro tutte le discriminazioni. 


LE PRESENZE
Oltre al seguito della premier al Verdi sono state invitate oltre 250 persone. Oltre alla giunta regionale, parlamentari, consiglieri regionali, sindaci di tutti i comuni, presidenti di categoria. In più ci sono gli ospiti diretti. Per tutti sarà possibile parcheggiare (ma sono se muniti di pass) nel park Rivierasca, sotto e sopra, e al Licinio, quello che si entra da piazzale Ellero. Non vengono esclude chiusure improvvise di strade alla bisogna. Giornata impegnativa.

Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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