Movida al Portello, notte da incubo per i residenti: scatta la protesta

Venerdì 24 Marzo 2023 di Marina Lucchin e Luisa Morbiato
La folla di giovani mentre fa festa

PADOVA - Con l’arrivo della primavera si rinfocola anche la “movida” cittadina che l’altra sera si è scatenata al Portello, tanto che i residenti hanno definito la serata allucinante e in piena notte, più di qualcuno dei residenti, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Una nottata nella quale piazza Portello e le vie circostanti sono tornate ad essere affollate di studenti e non solo che i residenti hanno documentato, una folla talmente fitta che anche chi doveva rientrare nella propria abitazione ha faticato a raggiungere i garage ma anche i portoni di casa muovendosi a piedi.

Un problema che ieri è stato discusso anche al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, dove sindaco e forze dell’ordine studiano un modo per trovare un equilibrio tra il diritto dei cittadini di dormire e quello dei giovani di divertirsi.

La protesta

«Urla, cori, musica, gente che urinava per strada. Alle 2,30 ho anche chiamato la Polizia senza risultato. Il caos si è protratto fino alle 4 - commenta Stefano Sossai - I bar restano aperti fino all’una e a questi si è aggiunto il nuovo negozio di kebab di via Portello che resta aperto fino alle 3 e un altro locale che vende panzerotti all’incrocio del Portello con via Belzoni che chiude alle 2». Una protesta che ricalca le molte altre raccolte da Paola Lincetto tra i residenti. «Hanno cominciato a postare sulla pagina Facebook Stop Degrado Padova e inviarmi moltissimi messaggi whatsapp per la situazione divenuta insostenibile - spiega Lincetto - ci sono persone costrette a ingerire calmanti e sonniferi per poter risposare. All’una il Portello era invaso dai giovani, piazzetta Marzolo era affollata e via Tiepolo era totalmente paralizzata, il traffico completamente bloccato nonostante ci fossero un paio di facilitatori all’esterno dei locali ed era impossibile spostarsi attraverso la Porta». «Sono stati lanciati anche dei petardi - continua - per non parlare della musica a volume molto alto in piena notte e dei cittadini che rientrando nella loro abitazione si sono sentiti offrire sostanze stupefacenti». Scene denunciate ormai da anni che si ripetono solitamente il mercoledì sera e nei week end e questo, come osserva una residente, nonostante i navigli non siano ancora stati aperti. Qualcun altro ricorda che la regolamentazione per la vendita degli alcolici emanata dall’amministrazione è ancora in vigore ma totalmente disattesa. Strali partono anche all’indirizzo del sindaco Giordani, del vicesindaco Micalizzi e dell’assessore Bressa accusati di non occuparsi della qualità della vita di chi risiede in zona Portello ma solo del divertimento degli studenti e degli affari dei tanti bar presenti.

Piena notte

Dopo l’una di notte, come denuncia un altra residente, prevalevano cori a squarciagola in spagnolo quindi ne deduce si trattasse di studenti intenti a festeggiamenti sfrenati. Intorno alle 4 la folla è scemata ma le proteste proseguono anche nella mattinata successiva a causa dei cumuli di rifiuti che restano a terra nonostante i cassonetti ben presto straripanti di rifiuti. Particolarmente fastidiosi poi per i residenti i residui di vomito e urina che lordano anche i muri delle case e, purtroppo, a volte anche i portoncini di ingresso delle abitazioni. Per i ragazzi è divertimento, per i gestori dei locali è lavoro, ma per i residenti è “mala movida” che tiene «il quartiere in ostaggio». Viste le proteste, recepite dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, nella notte tra sabato e domenica della settimana scorsa, i carabinieri della Compagnia di Padova assieme ai colleghi del Nas, hanno eseguito un servizio di controllo straordinario “volto al contrasto degli eccessi e ad assicurare un sereno svolgimento della vita sociale, nella zona della “movida” padovana con particolare riguardo all’area di Porta Portello”. Si trattava però di una notte pressochè tranquilla, visto che il clou avviene di mercoledì e venerdì. La questione ieri è tornata nuovamente sul tavolo del Cosp, dove si stanno valutando nuove soluzioni, anche se indiscrezioni annunciano che non saranno rivoluzionarie.

Ultimo aggiornamento: 07:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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