PADOVA - Un grave lutto nel mondo del calcio che colpisce anche le portacolori padovane. Ieri è mancato Josè Maria La Cagnina, ex giocatore e negli ultimi anni allenatore di successo delle formazioni giovanili di vari club tra cui quello biancoscudato e il Campodarsego. Aveva 50 anni e da tempo lottava con un male incurabile dopo l'ultima sua esperienza triennale nell'Academy dell'Udinese. Viveva a Legnaro e lascia la moglie Annalisa e due figli.
Attaccante classe 1973, nato di Como da una famiglia di origine siciliana, era cresciuto nelle giovanili dell'Inter per poi militare in numerose compagini piemontesi e lombarde tra cui la Cremonese con la quale tra il 2003 e il 2005 spiccò il doppio salto dalla C2 alla B. Negli ultimi anni di carriera aveva giocato tra le fila di Lecco, Real Vicenza e Treviso per poi appendere le scarpe al chiodo e vivere nuove esperienze nelle vesti di tecnico nei settori giovanili. In questo ambito ha operato per due anni all'ombra del Santo, guidando prima la formazione degli allievi regionali nella stagione 2015-16 e poi gli under 17. Con quest'ultima squadra sfiorò l'impresa della conquista del titolo italiano di categoria dopo avere vinto il proprio girone di qualificazione e cadendo solo in finale a Cesena nella sfida con il Como, persa per 3-0, che metteva in palio il titolo nazionale. Era il giugno del 2017 e di quel Padova facevano parte, tra gli altri, Enrico Piovanello, poi impiegato anche in prima squadra e ora alla Juve Stabia, e Marco Ruggero, attualmente in forza alla Virtus Verona.
«Apprendiamo con dolore che è mancato all'affetto dei suoi cari José La Cagnina - scrive la società biancoscudata in un comunicato - nel suo percorso è stato allenatore e parte importante del settore giovanile del Padova.