ARSIÈ - Verrà eseguita l'autopsia sul cadavere di Antonio Salina, l'85enne originario di Celarda che martedì mattina, 28 febbraio, è stato trovato morto nella vasca di liquami dell'azienda La Francescana di Novegno. L'uomo era sparito sabato in tarda mattinata uscendo dalla casa di riposo di Arsiè: proprio il contesto esatto in cui è maturato l'allontanamento dell'anziano dalla struttura è ora nel mirino delle verifiche. Non ci sono indagati, ma la ricostruzione dei carabinieri punta a ricostruire esattamente come l'uomo abbia potuto varcare il portone o il cancello e incamminarsi lungo la strada senza che nessuno loro fermasse. La Procura punta ad accertare eventuali responsabilità. Una delle ipotesi considerate è che Salina possa aver approfittato del portone lasciato aperto dai parenti di altri ospiti dopo la visita nella casa di riposo; ma non è escluso che anche il passaggio di un'ambulanza abbia ritardato la chiusura del cancello e che l'anziano possa aver varcato così la soglia.
LA RICERCA
Quando nella casa di riposo si sono accorti che Antonio Salina non c'era è stato lanciato l'allarme e si è messa in moto la macchina delle ricerche con la centrale operativa dei vigili del fuoco montata nel campo sportivo di Arsiè.
LA SCOPERTA
Solo martedì mattina il sindaco Luca Strappazzon e due vigili del fuoco hanno notato la giacca rossa che indossava Salina e notato il corpo che galleggiava nella vasca. Spetterà ora al medico incaricato dell'esame autoptico stabilire esattamente le cause e, anche se approssimativamente, l'ora del decesso, mentre sul fronte delle eventuali responsabilità, sarà da stabilire come mai l'anziano abbia potuto lasciare indisturbato la casa di riposo.