Elezioni europee: tra i candidati ci sono anche i no vax che pensavano che il Covid fosse un complotto. Da Borghi a Berlato e Firial

Sono aspiranti europarlamentari che l'8 e 9 giugno puntano a essere eletti a Strasburgo

Giovedì 2 Maggio 2024
Elezioni europee: tra i candidati ci sono anche i no vax che pensavano che il Covid fosse un complotto. Da Borghi a Berlato e Firial

Rieccoli, pronti a cavalcare la loro battaglia contro la salute pubblica e complottista anche alle prossime elezioni europee. Sono i cosiddetti 'no-vax', le persone che sono contrari - a prescindere - ai vaccini e che pensano che dietro al covid ci fosse una macchinazione di poteri forti, case farmaceutiche e potenze straniere, alimentando dubbi e sospetti.

E, attenzione, sono trasversali alle formazioni politiche. Compaiono in più liste di aspiranti europarlamentari che l'8 e 9 giugno puntano a essere eletti a Strasburgo.

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L'assessora che paragonava i provvedimenti di salute pubblica alle teorie di Goebbels

Con Forza Italia, per esempio corre nel nord-est, Cherima Fteita Firial, già assessora al comune di Alessandria per Fratelli d'Italia che nel novembre del 2020, arrivò a dire «sembra di essere tornati ai tempi di Goebbels». «La notizia del vaccino serve per farci accettare il lockdown, nella convinzione che a brevissimo saremo liberi -scriveva su Facebook, l'allora assessora meloniana alle politiche giovanili- . Invece non arriverà nessun vaccino. Almeno non prima dell’estate. Il lockdown durerà fino a maggio. Giusto il tempo di portare a termine l’operazione. Una volta che l’intero sistema economico sarà collassato, la grande speculazione finanziaria passerà all’incasso e si porterà via tutto a prezzi stracciati. Come da copione».

«I complici nostrani di questo scempio epocale hanno fatto di tutto affinché la situazione si ripetesse. Hanno fatto sparire la clorochina», fu la sua accusa. Oggi interpellata dall'AdnKronos minimizza quelle parole: «Sono stata fraintesa -spiega- . riportavo le tesi del virologo Giulio Tarro, non erano le mie affermazioni, e come tanti mi ponevo qualche dubbio». «Sono stata strumentalizzata, ma ho seguito tutte le procedure e mi sono pure vaccinata». Tornata in Forza Italia assicura: «La mia priorità è stata sempre la salvaguardia dei cittadini, di fronte a quella emergenza non ho avuto dubbi».

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L'appassionato di caccia e l'euroscettico

Con Fratelli d'Italia, sempre nel nord-est, corre il vicentino Sergio Berlato, noto anche per la passione per la caccia. Ma soprattutto per le sue tesi sulla pandemia, che ha voluto ricordare proprio il primo maggio partecipando a un incontro dal titolo 'Dopo il grande imbroglio del Covid 19: pretendiamo verità e giustizia', alla presenza tra l'altro della europarlamentare ex leghista, Francesca Donato, anche lei spesso su posizioni negazioniste.

Sempre restando ai partiti di maggioranza, il nome più noto è quello di Claudio Borghi, economista euroscettico della Lega, che ora è in lista con la Lega per il collegio centrale. Nelle scorse ore, per chiarire le sue idee ha elencato su X i suoi obiettivi per l'Europa, dopo lo slogan 'Più Italia, meno Europa', scelto da Salvini per le europee, ha messo, come seccondo punto, 'No Oms', ribadendo la sua contrarietà all'organizzazione mondiale della sanità.

Ai tempi della pandemia Borghi più volte si schierò contro il green pass e l'obbligo di vaccinazione, arrivando a sostenere che «paesi che hanno fatto più vaccinazioni, non hanno numeri diversi rispetto a Paesi che invece erano molto più indietro sulle sulle vaccinazioni».

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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