Firme false sul testamento e sulle lettere di Teodosio Losito, che sarebbero state scritte da Alberto Tarallo.
Suicidio dello sceneggiatore Losito: indagato il compagno (e socio) Alberto Tarallo
L'accusa
Secondo l’accusa per procurarsi un ingiusto profitto patrimoniale, arrecando un danno agli eredi legittimi, avrebbe scritto un falso testamento del compagno e sceneggiatore Losito, imitandone la calligrafia e la firma, in cui veniva nominato erede universale di tutti i beni e dopo la morte di Losito, trovato senza vita nella sua casa romana l’8 gennaio 2019, lo avrebbe depositato dal notaio, acquisendo la titolarità di tutti i beni. Fra i beni sequestrati al fondatore della società Ares ci sono auto, immobili e terreni.
Secondo la perizia disposta dai magistrati, la calligrafia sul testamento e su tre lettere datate tra dicembre 2018 e l’8 gennaio 2019 (giorno della sua morte), non sarebbe quella di Losito ma quella di Tarallo. Intanto in Procura a Roma è già aperta da mesi un’inchiesta per istigazione al suicidio sulla morte di Losito. Villani, titolare dell’inchiesta, nei mesi scorsi ha ascoltato vari testimoni fra cui Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Giuliana De Sio, Nancy Brilli, Barbara D’Urso e Manuela Arcuri.