Pianificavano attentanti: arrestati tre palestinesi residenti all'Aquila.
Dall’analisi di alcune conversazioni via Telegram tra Anan Kamal Afif Yaeesh e Jihad Maharaj Ibrahim Shehadeh, quest’ultimo ucciso in un conflitto a fuoco a Tulkarem con l’esercito israeliano, «emerge con chiarezza il ruolo apicale, di capo e di organizzatore, rivestito da Yaeesh Anan Kamal Afif». Dal profilo Facebook di uno degli arrestati è emerso anche un post con la foto di quattro persone uccise a Tulkarem in un conflitto a fuoco con l’esercito israeliano. Istantanea che ritrae un miliziano, all’interno di una autovettura, armato di fucile mitragliatore e con in pugno una pistola, che indossa un cappello con una fascia gialla recante stemma ed iscrizione simbolo delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa. Un’altra istantanea invece ritrae 13 uomini, alcuni armati di mitra. Presenti anche video di propaganda in cui figurano miliziani armati intenti in attività di addestramento militare e all’uso delle armi di giovani reclute e bambini, corredato da canti e musica nashid di adesione ideologica e identità combattente.
Sempre nell’ordinanza si fa anche riferimento ad alcune conversazioni tra Yaeesh Anan Kamal Afif, e un palestinese ritenuto comandante militare delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa e generale facente parte di Al-Fatah. «Emerge come Yaeesh Anan Kamal Afif si rivolge con rispetto a Al-Maqdah Munir chiamandolo “Haj”, ossia “capo”- si osserva nell’ordinanza- Yaeesh Anan Kamal Afif chiede al comandante militare delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa di pubblicare un comunicato a nome della neo costituita formazione “Commando Centrale per la risposta rapida, brigata dei martiri” e chiarisce a Al-Maqdah Munir che tale organizzazione è stata «lanciata da poco», e che gli avrebbe mandato immediatamente «tutti i dettagli in merito». Yaeesh Anan Kamal Afif, comunque, spiega subito che «si tratta di un’unità suicida, pronti ad agire in profondità» e chiarisce che l’azione della nuova organizzazione «sarà prossima».