A unirle civilmente è stata Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili, il 19 maggio 2019, ma Eva Grimaldi e Imma Battaglia si conoscono dal 2008, quando si incontrarono per la prima volta al Gay Village.
Silvio Berlusconi di nuovo nonno: è nato il suo 17esimo nipote. Si chiama Tommaso Fabio
Eva Grimaldi, la confessione osé sulla moglie Imma Battaglia
Due anni più tardi il suo matrimonio naufragò e fu allora che Eva cercò di nuovo Imma, all'inizio per sforgare le lacrime di un periodo difficile della sua vita, poi per corteggiarla. «Quando mi è venuta incontro ho cominciato a piangere come una fontana – spiega Grimaldi –. Quella sera l’abbiamo finita a mangiare patatine e birra a un tavolino. E le ho dato il mio numero di telefono. Poi ho cominciato a stalkerizzarla: mi era entrata nel cuore come un proiettile». «Io ero impegnata e sono fedele – aggiunge Imma –. Ma il suo dolore mi aveva turbata. E poi aveva un modo molto divertente di corteggiarmi, sembrava un’adolescente. Tipo che se le dicevo che amavo il tennis, lei si comprava gonnellina e scarpette».
Un mese doppo scoccò il primo bacio e da lì fu amore. «Non mi ha chiesto solo un bacio! Dopo, ha usato un sacco di stratagemmi – racconta divertita l'attivista Lgbtq –. Mi ha invitata ad andare in camera da letto, perché nel soggiorno c’era una parete a vetri e non voleva che ci vedessero da fuori. In camera mi ha chiesto di spogliarmi, come nel libro «Le mille bocche della nostra sete» che stava leggendo: romanzo da ragazzine. A quel punto aveva scatenato il latin lover che c’è in me...». Insomma, un amore forte, passionale, contro i pregiudizi e gli stereotipi, che ancora oggi, a distanza di 12 anni, le unisce come il primo giorno, se vero quanto dice Eva che Imma «mi fa sentire femmina più di tutti gli uomini che ho avuto».