Lui, ancora non lo sa ma è già libero.
La storia di Bibong
Dal 2016 al 2020, in quel Paese si sono contati almeno 20 cetacei morti. Un numero enorme che, riportato dal locale Yonhap News, preoccupa e fa pensare. Certo, tornare in mare aperto da soli, dopo aver trascorso quasi tutta la vita dentro una vasca di un acquario non è semplice e i ricordi del delfino potrebbero essere sbiaditi. Dalla sua cattura, infatti, Bibong che ora ha 23 anni, non ha potuto fare altro che girare in tondo in una delle tinozze di un delfinario di Jeju, isola sud coreana nota per l'alto numero di acquari e delfinari.
Ma, stavolta, assicurano dal ministero, la salvaguardia del delfino che verrà liberato è più che garantita. «Il ministero competente, ha tenuto a sottolineare il Ministro Cho Seung-hwan, si sta adoperando perché le operazioni di rilascio possano proseguire nel migliore dei modi». Inizialmente, infatti, Bibong verrà trasferito in un'area recintata e costruita apposta per lui dove potrà riprendere gradualmente il contatto con il suo mare e dove tecnici del ministero ed esperti lo seguiranno passo dopo passo. Infine, verrà finalmente reinserito in natura. E chissà che durante il suo peregrinare, non possa, prima o poi, incrociare la sua famiglia, i suoi vecchi compagni. Una possibilità che, seppur remota, è la speranza di tutti. Perché in natura, contrariamente alle vasche recintate che funzionano ad orari, non si sa mai cosa può accadere. La sorpresa, potrebbe essere proprio dietro l'angolo.