Speranza per il beluga, la balena bianca artica rimasta rimasta intrappolata nella Senna, in Francia. Il grande mammifero, che pesa 800 chili ed è lungo 4 metri, è stato messo in sicurezza con una complessa operazione durata 6 ore che ha coinvolto 24 sommozzatori, un team di veterinari e l'Ong Sea Sheperd France.
Il salvataggio
Il salvataggio è durato oltre 6 ore nella notte. A partire dalle 22 la balena è stata attirata su una gigantesca rete e poi sollevata con una gru e caricata su una barca refrigerata. Un'operazione complessa che molti curiosi e animalisti - ormai appassionati alla storia - hanno seguito i lavori fino alla mattina. Dopo essere stata curata, nutrita e assistita verrà liberata nel mare. Il mammifero era in uno stato di salute "allarmante" per questo l'animale non è ancora fuori pericolo: «L'operazione non è priva di rischi per la balena, indebolita e stressata» ha spiegato un volontario della Ong.
La balena si era "persa" nella Senna
La balena era stata avvistata più di una settimana fa in direzione di Parigi, si era arenata a 130 chilometri nell'entroterra della Manica, in Normandia. Venerdì era rimasta bloccata a 70 km a nord-ovest di parigi ed era partito il monitoraggio dei volontari. Le condizioni dell'animale stavano peggiorando e aveva rifiutato anche sardine e pesci vivi che erano stati offerti dai volontari.
In un tweet del 9 agosto (poche ore dopo il salvataggio) i veterinari spiegano che la balena non ha più attività digestiva e per questo non mangia. Non ha virus o patologie, dunque i veterinari sono al lavoro per cercare di capire le cause del suo problema. Il suo futuro è ancora incerto, ma c'è speranza. L'organizzazione Sea Shepherd France ha riportato che ancora non mangia, ma dà segni di curiosità. Si è anche grattato contro il muro della chiusa per rimuovere delle macchie che gli si erano formate sul dorso: gli antibiotici che gli sono stati somministrati potrebbero aver aiutato.
Il beluga non è il primo cetaceo ad entrare nella Senna. Un'orca è morta di fame in maggio, dopo aver vagato nel fiume per settimane, mentre in giugno una balenottera comune è stata avvistata alla foce, vicino a Le Havre.