Sono rimasti delusi i tanti, vastesi e turisti, che avevano sperato nell'allontanamento spontaneo dell'animale che nei mesi di maggio e giugno scorso aveva terrorizzato Vasto.
È per questo che domani pomeriggio, in videoconferenza, tornerà a riunirsi la task force designata a questo scopo: rappresentanti del Parco nazionale della Majella, dell'Ispra, ma anche Comune di Vasto, polizia provinciale e carabinieri forestali si confronteranno per trovare il modo più efficace per acciuffare e identificare definitivamente il canide. E questa volta, in confronto alla maggior parte degli attacchi precedenti, potrebbe cambiare anche lo scenario delle ricerche perché l'ultima aggressione è avvenuta sempre sul litorale, ma qualche chilometro più a sud. Sorge il dubbio che possa non trattarsi dello stesso animale che aveva colpito più volte nella zona del monumento alla Bagnante: potrebbe non essere lo stesso esemplare, oppure semplicemente potrebbe aver spostato per qualche motivo la sua zona d'azione.
Ma poco cambia: sette aggressioni in soli 3 mesi non sono più tollerabili. Lo sanno bene i vastesi che per più volte hanno visto la propria città finire alla ribalta delle cronache nazionali proprio a causa di quello che la maggior parte delle persone aggredite definisce senza ombra di dubbio "un lupo". Discordano invece da questa definizione i veterinari, per i quali i lupi attaccano solo in branco, che propendono invece per l'ipotesi che si tratti di un cane selvaggio. Cambia poco, comunque, ai fini della tranquillità dei vastesi e dei turisti: l'animale va bloccato e, a quanto pare, finora a poco, o meglio a nulla, sono servite le trappole, i droni e i visori termici notturni, strumenti che sono entrati in azione durante il periodo clou degli avvistamenti. Sette aggressioni, tante, troppe. E se particolare risalto è stato dato alla vicenda che ha coinvolto due bimbi contro i quali si è avventato il canide, non meno grave è stata la disavventura del 15enne morso a una gamba mentre era disteso su un lettino da mare con la sua ragazza, o quella delle due donne, aggredite mentre passeggiavano in spiaggia. Insomma, un animale aggressivo a Vasto c'era e c'è ancora, ma adesso va assolutamente fermato.