E' l'ennesimo prete ortodosso che viene punito dal Patriarca Kirill per non avere benedetto la santa guerra di Putin contro l'Occidente malato e corrotto.
La corte della chiesa ha stabilito che l'arciprete ha violato il giuramento sacerdotale commettendo uno "spergiuro". Quale? Rifiutandosi di leggere una preghiera sulla Santa Russia durante la liturgia. La preghiera speciale a cui fa riferimento la sentenza è un testo liturgico imposto durante le funzioni da quando sono iniziati i bombardamenti russi su Kiev. In buona sostanza, in quella preghiera, si chiede a Dio di proteggere la Russia dai nemici e di uscire vittoriosa. Il prete ortodosso, invece, ha preferito pregare per la pace dei popoli sperando che la guerra finisca al più presto.
Praticamente un affronto alla linea del Patriarcato di Kirill di sostegno morale all'azione bellica del Cremlino. Uminsky viene descritto come una figura molto in vista nella capitale. Negli anni passati era già finito nei guai per avere chiesto pubblicamente l'invio di una missione medica nel carcere in cui era detenuto Alexeij Navalny, che all’epoca stava portando avanti uno sciopero della fame. La goccia che stavolta avrebbe fatto traboccare il vaso è un’intervista al canale YouTube russo Zhivoy Gvozd, in cui l’arciprete suggeriva ai credenti pacifisti di unirsi e cercare altri preti a favore della pace e contro la guerra.
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