Rugby, Abbie Ward, il doppio record della prima giocatrice in congedo maternità: in meta 4 mesi dopo il parto

La capitana della nazionale inglese, professionista con contratto con la federazione, in campo per i Bristol Bears dopo la nascita di Hallie: fra le sue avversarie le azzurre Beatrice Rigoni (Sale Sharks) e Sara Tounesi

Domenica 3 Dicembre 2023 di Paolo Ricci Bitti
Rugby, Abbie Ward, il doppio record della prima giocatrice in congedo maternità: in meta 4 mesi dopo il parto

C’è anche una pennellata di azzurro Italia nella storia da copertina della campionessa della nazionale inglese di rugby, la neo mamma Abbie Ward nata Scott, 30 anni. La questione sta tutta in quel “neo” perché la seconda linea dei Bristol Bears, radici scozzesi, 61 caps (presenze) con la maglia bianca e la rosa carminio dei Lancaster, laurea in Storia e Scienze Politiche, due volte ai Mondiali e uno scudetto con gli Harlequins, ha bruciato tutti i record degli sport di contatto tornando a giocare quattro mesi e una settimana dopo aver dato alla luce la prima figlia, Hallie.

Il papà è David Ward, il che ha aperto un bel dilemma nella sua attività visto che si tratta dell’allenatore proprio del Bristol, squadra ai vertici della serie A inglese: «Con mia moglie siamo stati d’accordo fin da quando abbiamo guardato per la prima volta la nostra piccola: se Abbie voleva tornare subito a giocare non avrebbe goduto di sconti.

Il posto da titolare se lo sarebbe dovuto conquistare negli allenamenti».

 

Allenamenti che sono due al giorno visto che Abbie è fra le atlete con contratto da professionista con la federazione inglese, anzi è la prima pro’ che è diventata mamma da quando l’Union ha aperto la strada nel mondo ovale avviando nel 2019 questi accordi che hanno reso la nazionale invincibile o quasi. A ogni modo Abbie a 17 settimane dal parto cesareo si è ripresa la maglia da titolare, si è rimessa paradenti e scarpe tacchetti 13 millimetri e ha guidato la squadra alla vittoria 48-5 contro Sale Sharks. Già che c’era ha anche segnato una meta sotto gli occhi dei nonni che in tribuna cullavano Hallie.

Terzo tempo

Grande festa nel terzo tempo, dirette tv dalla Bbc in giù e copertina del magazine del Daily Telegraph. In altri sport non di contatto non mancano neo mamme ancora più “neo” di Abbie: la fiorettista Valentina Vezzali in pedana nel 2013 a 83 giorni dal parto del secondo figlio o la britannica ultramaratoneta Sophie Power, di nuovo di corsa a tre mesi dal fiocco azzurro. Ma la mamma di Hallie è una rugbista, deve tirare giù avversarie anche di 90 chili che caricano a testa bassa e per di più gioca in mischia in un ruolo durissimo come quello di seconda linea, insomma.

«Ho voluto - dice - vincere una sfida con me stessa e anche dimostrare alle rugbiste che si possono avere figli durante la carriera: non pretendo certo di dare l’esempio, ogni scelta è giusta e personale, ma di sicuro voglio e spero con tutto il cuore di essere solo la prima di tante rugbiste che “vanno” in congedo maternità con tutti i diritti previsti dal contratto. Deve diventare, intendo, una “cosa” normale».

Una maternità che tutela le giocatrici di rugby, in altre parole, che non esisteva (e non esiste ancora in Italia come nella quasi totalità delle federazioni ovali nel mondo) negli anni in cui giocavano in nazionale Maria Cristina Tonna, Giuliana Campanella, Daniela Gini e Silvia Gaudino, solo per citarne alcune, pure loro assai precoci nel tornare in campo da neo mamme. Nel 2005 Giuliana, per dire, non stava lì a contare i giorni, ma tornò in campo nel Ponsonby Rugby Club a Auckland a meno di due mesi dalla nascita di Patrick.

Una pennellata d'azzurro

E la pennellata di azzurro in questa storia? L’unica, splendida, meta segnata da Sale nello storico match contro Bristol è firmata dalla padovana Beatrice Rigoni, 28 anni, 70 caps, geniale trequarti, ingaggiata dagli Sharks insieme all’ugualmente azzurra Sara Tounesi: entrambe brillano sempre più di partita in partita.


Paolo Ricci Bitti
 

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 21:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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