«Ve ne dovete andare», «Vi ammazzo» e poi giù parolacce, calci e pugni. Venti minuti di follia, nel cuore di Tor Bella Monaca, quelli che si sono vissuti giovedì sera intorno all’ora di cena. Una lite che si trasforma in una violenta aggressione contro una pattuglia dei carabinieri.
LA TESTIMONIANZA
«Ho assistito a tutta la scena dalla finestra i militari dell’Arma erano impegnati nella solita vigilanza dinamica a bordo della loro auto quando si sono fermati per calmare due giovani e i loro familiari che stavano litigando in mezzo a un parcheggio e sono stati aggrediti con una violenza inaudita» racconta la Ronzio ancora sotto choc. «Hanno usato quella scusa, il litigio, per attaccare i carabinieri. Lo Stato ha perso se non si dà un segnale fermo e deciso. Le divise non si toccano. Perde anche il giudice che ogni volta rimette in libertà quel ragazzo che qui tutti conoscono molto bene. Così non si può andare avanti. Si sono sparati ad ottobre, si sono sparati anche giovedì prima della lite. Bisogna intervenire subito e mi rivolgo a tutti comune, municipio, regione domani bisogna dire che cambia tutto perché i cittadini meritano rispetto». È stata lei la prima a denunciare. Alcuni la chiamano per farle coraggio. Tra questi Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio per la legalità della Regione. «Esprimo solidarietà ai militari dell’Arma aggrediti alla Torre della Legalità. Questo episodio significa lanciare una sfida allo stato e un segnale di intimidazione verso i cittadini come Tiziana Ronzio che lavorano per la giustizia. Rinnoviamo la gratitudine alle forze dell’ordine e il sostegno alle realtà sociali di Tor Bella Monaca che non si rassegnano ai clan». Ieri intanto c’è stata una cena per la befana nella sede dell’associazione anche per testimoniare che Tor Bella Monaca è altro. E lunedì ci sarà anche una fiaccolata che arriverà alla caserma dei carabinieri per chiedere scusa di quanto è successo. «Con un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ho chiesto chiarimenti sul grave episodio accaduto ieri al Municipio VI, dove alcuni carabinieri sono stati brutalmente aggrediti. Si tratta di un quartiere difficile dove la delinquenza, lo spaccio e situazioni di degrado creano problemi quotidiani in tutto il territorio. C’è bisogno di interventi mirati e urgenti contro fenomeni di violenza, reati legati all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla presenza di organizzazioni criminali. Ho chiesto inoltre al Ministro di poter incontrare gli amministratori del Municipio Roma VI, che hanno denunciato questo episodio e che sono sempre in prima linea per la lotta contro le droghe e la criminalità organizzata. Un segnale forte di legalità e della presenza dello Stato di cui questi territori e i tanti cittadini onesti hanno fortemente bisogno». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri coordinatore romano di Forza Italia.