CONSELVE
Uomo di indole violenta, ha una particolare quanto pericolosa predilezione per le armi. A.M., 48enne titolare di un'officina, è andato incontro ad una montagna di guai. Dopo essere stato arrestato per maltrattamenti in famiglia si è guadagnato pure una denuncia per possesso ingiustificato di armi. L'intervento dei carabinieri risale alle cinque e venti del mattino dello scorso 11 agosto.
Ad allertare il 112 era stata la 42enne compagna del meccanico, in preda alla disperazione dopo aver subito l'ennesimo pestaggio. La poveretta era stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso. I segni del pestaggio erano evidenti. Le erano state riscontrate escoriazioni e contusioni, giudicate guaribili in cinque giorni. Gli uomini dell'Arma avevano accertato che percosse e minacce, anche con l'uso di armi, andavano avanti da un pezzo. D'intesa con il pubblico ministero Roberto Piccione, i carabinieri avevano proceduto all'arresto per maltrattamenti. A.M. era finito in cella di sicurezza in attesa dell'udienza in tribunale.
Il giudice Elena Lazzarin aveva verificato la correttezza dell'operato degli uomini dell'Arma convalidando il provvedimento restrittivo. A.M. aveva ottenuto la remissione in libertà ma con la misura del divieto di avvicinamento alla casa di famiglia in cui risiede la compagna.
Sulla scorta di quanto raccontato dalla vittima, gli investigatori dell'Arma avevano proceduto alla perquisizione della casa. Inizialmente si erano imbattuti in 74 grammi di marijuana e 1,2 grammi di hashish: il meccanico ne avrebbe giustificato la detenzione per uso personale ma lo stupefacente è finito ugualmente sotto sequestro ed è scattata la denuncia per il possesso.
LE MINACCE
Nell'abitazione era stata poi scovata una penna in ferro con percussore per il lancio di razzi di segnalazione, costruita in maniera artigianale. É forte il sospetto che A.M. la utilizzasse come arma anche per spaventare e minacciare la compagna. Sarà ora una consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero Piccione a stabilire se fosse effettivamente in grado di sparare. Gli uomini dell'Arma hanno trovato e sequestrato pure una pistola priva di tappo rosso con munizioni a salve e una balestra.
La 42enne avrebbe riferito di essere stata più volte spaventata e terrorizzata dal meccanico, anche con condotte pericolose. A.M. avrebbe infatti collocato più volte delle cartucce da sparo vicino alle foto della donna.
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Uomo di indole violenta, ha una particolare quanto pericolosa predilezione per le armi. A.M., 48enne titolare di un'officina, è andato incontro ad una montagna di guai. Dopo essere stato arrestato per maltrattamenti in famiglia si è guadagnato pure una denuncia per possesso ingiustificato di armi. L'intervento dei carabinieri risale alle cinque e venti del mattino dello scorso 11 agosto.
Ad allertare il 112 era stata la 42enne compagna del meccanico, in preda alla disperazione dopo aver subito l'ennesimo pestaggio. La poveretta era stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso. I segni del pestaggio erano evidenti. Le erano state riscontrate escoriazioni e contusioni, giudicate guaribili in cinque giorni. Gli uomini dell'Arma avevano accertato che percosse e minacce, anche con l'uso di armi, andavano avanti da un pezzo. D'intesa con il pubblico ministero Roberto Piccione, i carabinieri avevano proceduto all'arresto per maltrattamenti. A.M. era finito in cella di sicurezza in attesa dell'udienza in tribunale.
Il giudice Elena Lazzarin aveva verificato la correttezza dell'operato degli uomini dell'Arma convalidando il provvedimento restrittivo. A.M. aveva ottenuto la remissione in libertà ma con la misura del divieto di avvicinamento alla casa di famiglia in cui risiede la compagna.
Sulla scorta di quanto raccontato dalla vittima, gli investigatori dell'Arma avevano proceduto alla perquisizione della casa. Inizialmente si erano imbattuti in 74 grammi di marijuana e 1,2 grammi di hashish: il meccanico ne avrebbe giustificato la detenzione per uso personale ma lo stupefacente è finito ugualmente sotto sequestro ed è scattata la denuncia per il possesso.
LE MINACCE
Nell'abitazione era stata poi scovata una penna in ferro con percussore per il lancio di razzi di segnalazione, costruita in maniera artigianale. É forte il sospetto che A.M. la utilizzasse come arma anche per spaventare e minacciare la compagna. Sarà ora una consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero Piccione a stabilire se fosse effettivamente in grado di sparare. Gli uomini dell'Arma hanno trovato e sequestrato pure una pistola priva di tappo rosso con munizioni a salve e una balestra.
La 42enne avrebbe riferito di essere stata più volte spaventata e terrorizzata dal meccanico, anche con condotte pericolose. A.M. avrebbe infatti collocato più volte delle cartucce da sparo vicino alle foto della donna.
Luca Ingegneri
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