VERONA - Aperto per trattare i codici minori, l'avventura del primo Pronto Soccorso privato in Veneto, a Legnago, è finita sul nascere.
La risposta della Regione
A stoppare l'iniziativa, annunciata anche online, anche la Regione Veneto, che non ne sapeva nulla, perché quello della "Domus Salutis" non può essere un pronto soccorso privato, dal momento che "non ne ha i requisiti". A spiegare le ragioni della chiusura è stato l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin all'Arena. La struttura inoltre non è convenzionata con il Servizio sanitario nazionale, come lo sono invece altri pronto soccorso di cliniche private, sempre nel veronese ne esistono a Negrar e a Peschiera, sempre nel veronese. Secondo la legge, anche per l'assistenza dei casi di 'codice minore', non può esistere un Pronto Soccorso non inserito nella rete dell'urgenza-emergenza". "Non può essere un Pronto Soccorso privato perchè non ne ha i requisiti - ha detto l'assessore Lanzarin - Non è strutturalmente in grado di farlo e non è convenzionato. Informare le autorità competenti e i cittadini, a tutela della salute pubblica, è un dovere delle istituzioni".