PELLESTRINA - Risarcimento di oltre 29 mila euro, oltre alla rifusione delle spese mediche e legali, per una infermiera quarantenne padovana che otto anni fa si era infortunata gravemente cadendo dal murazzo a Ca' Roman, al termine di una giornata in compagnia del fidanzato.
La seconda sezione del Tribunale ordinario di Venezia ha pubblicato nei giorni scorsi una sentenza di condanna per il Provveditorato alle Opere pubbliche di Venezia, come custode delle opere di difesa marittima.
La donna, mentre stava andando a prendere l'autobus per rientrare a casa da Ca' Roman, era salita sulla scalinata in pietra dei murazzi, ma una volta in cima era precipitata dall'altra parte, imputando la caduta all'asimmetria tra l'ultimo gradino superato per raggiungere la sommità e il primo per scendere dalla parte opposta. "Nessun corrimano, e nessun cartello di avvertimento del pericolo" aveva fatto presente l'infermiera, grazie al patrocinio del suo legale, l'avvocato Giorgio Caldera.
LE PERIZIE
E i periti avevano stimato la pretesa risarcitoria per il danno biologico subito, temporaneo e permanente, intorno ai 150 mila euro.
Il Tribunale, pur confermando il nesso causale tra la caduta della signora e la pericolosità dell'opera marittima, ha contestato il comportamento della donna, giudicandolo "poco ortodosso" e ha ritenuto che il risarcimento andasse ridotto per via di un "concorso di colpa" per l'80 per cento.
«L'imponente manufatto alto quasi quattro metri di sicuro non poteva essere ignorato da chi si accingeva, con l'intento di scalarlo - scrive il giudice Tonino Giordan - e come la salita sarà stata impervia per l'assenza di corrimano e parapetto, così doveva essere facilmente intuibile che fosse anche la discesa, secondo una persona avveduta e di buon senso». La sentenza potrà essere appellata.
Quello della donna padovana è solo uno degli incidenti sul murazzo di Ca' Roman, dal quale nel 2021 era caduto un architetto austriaco naturalizzato a Pellestrina di 87 anni. Altra caduta fatale pochi mesi dopo per un commerciante di 72 anni di Piazzola sul Brenta, mentre nel marzo dell'anno scorso una donna era scivolata ferendosi gravemente. Ma non c'è solo Ca'Roman: tutte le opere di difesa della laguna sono tanto pericolose quanto attrattive per i bagnanti e i pescatori.