NOALE - Noale in fiore torna a regime e non delude chi ha deciso di investire sull'evento di primavera per promuovere i suoi prodotti, chi ha voluto fare un salto per rimettere a nuovo il giardino e tanto meno i bar e i locali del centro città.
EDIZIONE RIUSCITA
E la folla non è solo ai banchetti ma anche davanti a tutti i palchi, i gazebi dei bar. Sono molto seguite esibizioni, gli spettacoli, alle esposizioni di auto e anche la diretta di Radio Noale in fiore. Le canoe di Abbey Paddle girano intorno alla rocca senza sosta, con richieste costanti, e il trenino che accompagna dalla manifestazione ai parcheggi viene preso d'assalto a ogni fermata.
«Penso sia tra le edizioni più riuscite di sempre, di certo in termini di presenze la migliore degli ultimi dieci anni - commenta il presidente della pro loco di Noale, Enrico Scotton -. La macchina organizzativa ha funzionato, nonostante fosse sollecitata da persone che arrivavano di migliaia in migliaia».
Tra polizia locale, croce rossa, Anc, protezione civile e volontari pro loco, una settantina di persone erano impegnate solo per quanto parcheggi, viabilità ed eventuali situazioni di criticità in ingresso. Tutti collegati via radio, per ridurre l'attesa di chi aspettava un posto. «I banchi di fiori e piante al mattino erano pieni e al tardo pomeriggio erano già quasi vuoti. Così come sono soddisfatti i proprietari dei locali, sempre strapieni e tutte le altre realtà extra mercato che hanno vissuto una bella giornata. Risultato dell'impegno dei nostri volontari, che ringrazio, che si fa sempre trovare pronto al massimo e complice il bel tempo che ci ha aiutato molto».
Un messaggio positivo, in vista delle prossime edizioni, per gli espositori florovivaistici, settore nel quale quest'anno si sono registrate tante defezioni, a causa della riorganizzazione post pandemia e del grave problema della mancanza di manodopera. Questione di cui la pro loco negli ultimi 5 mesi si è dovuta fare carico con tanto impegno.
«Una edizione di successo come questa ci dà l'entusiasmo per affrontare anche questo che è oggettivamente un problema di cui dobbiamo farci carico - conclude Scotton -. Perché noi crediamo nella nostra festa dei fiori e vogliamo continuare a viverla con le soddisfazioni di quest'anno».