Mose, metà del budget in viaggi e consulenze: ecco le spese del commissario

Domenica 11 Febbraio 2024 di Michele Fullin
Il commissario straordinario Elisabetta Spitz

VENEZIA  - Circa la metà del budget di un milione l'anno per l'attività del Commissario straordinario per il completamento del Mose se n'è andato in consulenze. Si tratta di poco meno di 450mila euro che sono stati pagati a ingegneri, architetti, avvocati, contabili, studi di comunicazione. Contano anche i 77mila euro di spese per viaggi, trasferte e trasporti.

Lo afferma il conto economico riassuntivo per il 2023 inviato al Ministero per le Infrastrutture che è l'ente vigilante su tutta la partita delle barriere mobili, che sono in funzione anche questi giorni per salvare il Carnevale, già bagnato a sufficienza dalla pioggia.

ENTRATE E USCITE
Nel bilancio 2023, che il commissario Elisabetta Spitz chiude ogni anno con un risparmio di cassa che va tra il 10 e il 15 per cento, riportabile all'esercizio successivo, figurano in entrata un milione e 3mila euro a titolo di fondi pubblici più poco meno di 89mila euro di giacenza dell'esercizio 2022. Tra le uscite, le consulenze costituiscono la parte più consistente, anche perché un ente che non possiede tecnici propri non può che procedere così. La spesa più importante è quella delle spese per i consulenti tecnici, 226mila euro. Si tratta di vari professionisti o aziende che hanno a vario titolo lavorato sul Mose. Tra questi c'è il professor Francesco Ossola, uno dei tre commissari straordinari della lunga stagione tra il commissariamento del Consorzio Venezia Nuova (10 anni fa) e la sua messa in liquidazione. Ossola svolge il compito di direttore lavori e responsabile per la sicurezza, con un compenso di 1.100 euro giornalieri fino ad un massimo di 50mila nell'anno. Il suo incarico, che scadeva a fine dicembre, è stato recentemente rinnovato, ma i giorni (e quindi il compenso) sono stati dimezzati. L'architetto Marco Agliata, che coordina le direzioni lavori nelle tre bocche di porto ha percepito 600 euro al giorno fino ad un massimo di 32mila euro. Una consulenza importante nel 2023 è stata la verifica sulla corrosione delle parti metalliche immerse, affidata a Nicholas Larché, tra i massimi esperti in materia: 70mila euro.

AVVOCATI
Su un'opera da quasi sei miliardi, i ricorsi sono sempre dietro l'angolo e quindi ecco le consulenze allo studio LC & partners a 180 euro l'ora fino a un massimo di 60mila euro e lo stesso importo è corrisposto allo studio Fortunato e associati. Oltre a 10mila euro al supporto sulla contabilità del dottor Pierpaolo Cautela, dirigente del Ministero delle Infrastrutture. In comunicazione sono stati spesi 96mila euro, di cui 70mila allo studio Comin & Partners per le relazioni esterne e 10mila 500 alla Off Srl per la gestione del sito internet. A questi costi si aggiungono: 222mila euro per il personale distaccato, 114mila per consulenze legali e 53mila per la gestione della strutture commissariale.

LE CONTROVERSIE
In qualche occasione, ci sono state scintille tra ufficio del commissario, il Consorzio e il Provveditorato alle Opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque) che è poi il soggetto che dovrebbe tirare fuori i soldi. Ad esempio, il Provveditorato aveva fermato il tentativo di assegnare le spese relative allo studio Legale Fortunato. Recentemente, dopo aver sempre respinto i progetti del Consorzio sullo smantellamento dell'enorme colata di cemento a Santa Maria del Mare (la "piarda" usata per assemblare i cassoni del Mose, Spitz ha avuto l'idea di coinvolgere l'archistar portoghese Joao Nunes per l'affidamento di un progetto di fattibilità per salvare dalla demolizione (prevista da sempre) almeno una parte della struttura per poterla utilizzare a scopi tecnici. Un tecnico molto noto al mondo ambientalista, ma anche molto costoso.
 

Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci