MESTRE - La porta ha ancora i segni dell'ultima effrazione. «Sono passati di notte, l'hanno aperta con un piede di porco.
IL "RECORD"
Daniela, la titolare del centro estetico Equilibrium a metà di via Tasso, è una degli ormai tanti titolari di attività e negozi della città finiti nel mirino dei ladri. Ma cinque colpi dalla seconda metà del 2022 ad oggi sono un "record" che è difficile sostenere e che fa saltare i nervi. «Sono entrati dalla porta centrale, dalla vetrina dietro l'angolo, da quella affacciata alla strada... le hanno provate tutte. Ma il risultato è di renderci impossibile continuare a lavorare in questo modo, tenendo la porta chiusa come se fossimo una gioielleria e con la paura di uscire appena cala il buio - riprende la titolare -. L'ultimo colpo risale alla notte tra l'10 e l'11 gennaio. Ora aspettiamo di cambiare la porta di nuovo».
Una notte, quella di tre settimane fa, nella quale i malviventi hanno colpito anche pochi metri più avanti, al Centro servizi "Cik" all'incrocio tra via Tasso e via Aleardi. «L'ora era quasi la stessa, dopo le 2, e la telecamera del mio negozio li ha ripresi mentre scassinavano la serratura - racconta Alexandru Iacob, proprietario dell'attività -. Anche da me è scattato l'allarme e sono fuggiti, ed io sono corso nel negozio in piena notte. Ho visto gente sospetta e l'ho segnalata alle forze dell'ordine, ma è stato inutile». Passati appena nove giorni, il 20 gennaio Iacob si è ritrovato con la porta in vetro sfondata con un tombino, andando così anche lui ad aggiungersi alla lunga serie - ormai quasi quotidiana - di vetrine mandate in frantumi con i chiusini in ghisa. «In questo caso dalle registrazioni si è visto che era un bandito solitario - prosegue il titolare -, però da allora ho deciso di chiudere tutte le sere le serrande del negozio, spegnendo le luci che prima lasciavo accese per dare un po' di vita a questa zona. Evidentemente non serve: qui bisogna solo difendersi».
DI NUOVO IL MERCATO
Non a caso, sempre in via Tasso, c'è qualche commerciante che tiene un bastone o una mazza da baseball sotto al bancone, e chi può - come il centro estetico - apre le porte del negozio solo quando vede in faccia il cliente. «Purtroppo è tornato anche il "mercato" delle badanti che in passato era nel giardino dove hanno messo le telecamere - spiega il commerciante -. Si sono spostati in via Aleardi e martedì pomeriggio sono arrivati quattro tossicodipendenti, un nero e tre italiani tra cui una ragazza, con borse cariche di formaggi, bottiglie e altri alimenti da vendere alle donne dell'Est. Ho cercato di allontanarli e mi hanno minacciato con una bottiglia. Quindi ho chiamato la polizia per segnalare la situazione, ma mi hanno risposto chiedendomi se ero sicuro che si trattava di merce rubata nei supermercati, e non è arrivata nemmeno una pattuglia. Ma allora, mi chiedo, cosa dobbiamo fare quando vediamo queste cose che, oltre ai furti, portano anche altro degrado?».