JESOLO - Per la città si tratta di un avvenimento storico. Non fosse altro perché il reparto di ostetricia dell’ospedale di via Levantina è stato chiuso nel dicembre del 1985. E da quel momento i nuovi nati all’ospedale di Jesolo sono stati davvero pochi. Tra questi c’è Matteo, figlio di una coppia di Cavallino-Treporti la cui data di nascita era prevista dopo Ferragosto.
REPARTO CHIUSO
Nonostante questo, il reparto di ostetricia venne chiuso. Da allora gli jesolani, e gli altri cittadini del litorale, sono nati di volta in volta negli ospedali di San Donà, Oderzo, Portogruaro, Mestre o Treviso. Proprio a Monastier, qualche anno fa, era diretta una mamma che doveva partorire e che stava raggiungendo l’ospedale in auto, salvo essere costretta a fermarsi all’altezza della rotonda “Picchi” per le contrazioni: allertato il 118, vista la fretta di nascere del piccolo, la donna partorì direttamente in ambulanza. Ancora più curioso l’episodio avvenuto giusto un mese fa in camping di Cavallino-Treporti: una famiglia, proveniente dalla Germania, ha infatti dato alla luce all’interno della propria tenda un maschietto. In quell’occasione a chiamare il personale sanitario sono stati i responsabili della struttura con successivo trasferimento in ospedale di mamma e figlio. Una volta dimessi, l’intera famiglia ha proseguito la vacanza. Proprio su quest’ultimo parto, dall’Ulss 4 è stata lanciata una raccomandazione su quanto accaduto, invitando le future mamme a partorire sempre in una struttura ospedaliera dove troveranno tutta l’assistenza di cui avranno bisogno loro stesse e il proprio neonato e in caso di eventi imprevisti o emergenze contattare sempre il 118.