Corteo antimafia a Eraclea, il sindaco non c'è, pochi gli abitanti, ma arriva il Patriarca Moraglia

Martedì 28 Marzo 2023 di Giuseppe Babbo
La manifestazione di ieri pomeriggio a Eraclea

ERACLEA - «La lotta alle mafie riguarda tutti e richiede il coinvolgimento di tutti, dai più giovani agli anziani. O si respingono con fermezza i metodi mafiosi o si rischia, anche inconsapevolmente di esserne complici». A dirlo, ieri pomeriggio in piazza Garibaldi, è stato il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia che ha partecipato al presidio per la legalità organizzato da Cgil, Cisl e Uil e associazioni di impresa e istituzioni tra le quali la Camera di commercio di Venezia e Rovigo, le Acli di Venezia, Anci Veneto, Legambiente, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria Veneto Est, Confesercenti, Ava, Avviso Pubblico, Confapi Venezia e Giuristi Democratici.

La presenza del Patriarca è stata svelata solo all’ultimo, ma sicuramente ha aumentato il valore di questo evento fortemente voluto per lanciare un chiaro segnale contro la criminalità organizzata. In modo particolare dopo i fatti degli ultimi mesi con i fuochi d’artificio fatti esplodere in via Sarpi dopo il ritorno a casa di Luciano Donadio e del figlio Adriano.

Per gli organizzatori i partecipanti sono stati circa 500, 300 secondo le forze di polizia. A sventolare, oltre alle tante bandiere dei sindacati, anche quelle del Pd (rappresentato dallo jesolano Franco Basciano), di Unione Popolare (con Salvatore Esposito) e del Movimento 5 stelle (con l’europarlamentare Sabrina Pignedoli e il referente locale Antonio Lunardelli). Sempre sul fronte politico, si sono visti anche l’ex parlamentare Nicola Pellicani e il consigliere regionale Andrea Zanoni. Tra i presenti anche Gianfranco Ambrosin esponente di Art.1 e rappresentante di Libera del litorale. Ma, come accaduto nel 2019, anche in questa occasione i cittadini di Eraclea non sono stati numerosi e molti dei partecipanti sono arrivati dai comuni limitrofi e da altre città del Veneto. Assente, come ampiamente annunciato, anche la sindaca Nadia Zanchin e il resto della maggioranza. Significative le parole di Moraglia che ha citato il recente intervento del Presidente Mattarella a Casal di Principe, una lettera di don Peppino Diana scritta tre anni prima di essere assassinato e Papa Francesco. «Questo territorio ha subito una dura scossa – ha detto il Patriarca – ma c’è la volontà di reagire e di impegnarsi per dimostrare che ci sono forze sane: l’impegno deve essere a livello sociale, culturale e politico. Oltre a dire dei “no” chiari e forti, bisogna essere costruttivi e propositivi».

Per il futuro, sempre secondo il Patriarca, vanno analizzati i motivi che hanno generato questi fatti: «Vincendo la paura, senza nascondersi e se nel caso anche con una salutare vergogna». A seguire sono arrivate le parole di Massimo Zanon presidente di Confcommercio Venezia: «Certi fenomeni ci sembravano distanti – spiega -, non è così e noi dobbiamo reagire: dobbiamo evitare che questa terra sia terreno fertile per chi vuole delinquere». Soddisfatto per la partecipazione Daniele Giordano, segretario Cgil Venezia: «Ci dispiace che la sindaca non sia presente, ma per noi è stato importante aver dato ad un segnale molto ampio contro la criminalità organizzata». Sulla stessa scia le parole di Michele Zanocco, segretario Cisl Venezia: «Essere ad Eraclea – ha detto – significa essere in un luogo simbolo per la lotta alla mafia e alla corruzione, dunque significa essere a favore della legalità. Le polemiche? Noi non ne abbiamo fatte, ma diciamo che la legalità non è politica». 

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Ultimo aggiornamento: 07:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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