Non c’è nemmeno bisogno di tante discussioni: c’è un tracciato - come anticipato a più riprese - che spicca sugli altri. Ma la novità riguarda il prezzo. La nuova Pedemontana friulana, universalmente e storicamente conosciuta come Cimpello-Gemona, sarà low cost. Il progetto che si trova nettamente in pole position, infatti, costa circa la metà rispetto a quello originario, cioè a quello che passava da Pinzano. La soluzione che prevede anche il nuovo ponte di Dignano (opera che interessa anche Spilimbergo e il Pordenonese), secondo l’assessore Cristina Amirante, ha un “prezzo” di 250milioni di euro. Quella originale, invece, costerebbe mezzo miliardo, più o meno come la terza ipotesi, quella più meridionale. E c’è anche una seconda novità importante: il tracciato partirà da Fontanafredda, usando la Gronda Nord di Pordenone. E prima di Gemona, ecco un altro casello.
IL DADO È TRATTO
Un passo avanti verso la nuova strada tra il Pordenonese e Gemona.
LE CARATTERISTICHE
Utilizzo di strade già esistenti, costi inferiori, un impatto minore sulla conformazione geologica del Friuli Venezia Giulia. Ecco perché il progetto che comprende Dignano è e sarà il vincitore della partita. Poi si arriverà al progetto di fattibilità. Tra le strade utilizzate dal nuovo tracciato anche la Pista Carri e la Bretella di Barbeano. «Vorremmo fare in modo che il traffico pesante sia deviato dalla strada statale 13 Pontebbana all'ex pista Carri, nel Pordenonese. L'importanza di un collegamento alternativo è una soluzione richiesta fin dal 2014 dalle amministrazioni comunali di Aviano, Roveredo e San Quirino - ha detto la consigliera regionale Lucia Buna -. Il tracciato che vede l'utilizzo dell'ex pista Carri, nata per ottenere il collegamento a Nord, è importante a livello agricolo, economico, sociale e della tutela ambientale perché va a preservare tutti gli ambiti. Il grande flusso di veicoli lungo la Pontebbana è una questione che ci trasciniamo fin dagli anni Novanta; ero consigliere comunale - così ancora l'esponente della Lega - e già allora si parlava di alleggerire il traffico, una problematica che non è mai stata risolta. Secondo i tecnici, la soluzione più idonea per quanto riguarda l'area pordenonese è il tracciato B che curiosamente era già previsto trent'anni fa. Il progetto, che si è interrotto con lo scioglimento della Provincia, nasce come alternativa alla statale per collegare la Pedemontana pordenonese con Udine».