TRIESTE - Si ricongiungono in via eccezionale al museo Revoltella di Trieste, da oggi 22 febbraio fino al 30 giugno, monsieur e madame Ginoux, i proprietari del Cafè de la Gare di Arles frequentato da Vincent Van Gogh.
Si parte dal racconto approfondito dei primi cinque anni di attività dell'artista e la parola d'ordine in questo caso è disegno, l'origine di tutto secondo Van Gogh: le espressivita dei volti di seminatori, boscaioli e contadine, e gli atteggiamenti dei loro corpi rivelano la grandezza dell'artista. Le diverse sezioni della mostra raccontano quindi gli anni di Parigi, dedicati a un'accurata ricerca del colore sulla scia impressionista; gli anni ad Arles e quelli a Saint-Remy e Auvers-Sur-Oise, fino alla fine, quando a luglio 1890 decide di porre fine alla sua esistenza. Van Gogh attraverso il colore amplifica i significati della realtà, anche nella rappresentazione della figura umana. Non vuole semplicemente ritrarre l'immagine delle figure ma penetrarne l'anima, come fa con Ritratto di uomo, monsieur Ginoux, e L'Arlesiana (da Gauguin), madame Ginoux. Queste opere, che si arricchiscono rispetto alla mostra dei record di Roma, "non porteranno a capire Van Gogh ma permetteranno al visitatore di uscire con il desiderio di approfondire" la sua arte, afferma Villanti.