Festa tra amici in casa, tredicenne ubriaca violentata dal fidanzato maggiorenne

Mercoledì 6 Marzo 2024 di Giuliano Pavan
Ragazzina ubriaca abusata dal fidanzato

MONTEBELLUNAUna festa in casa tra amici e compagni di scuola. Qualche bicchiere di troppo e un rapporto sessuale consumato con il fidanzatino senza però che ci fosse un pieno consenso. Motivo per cui una ragazzina di 13 anni, residente nel montebellunese, assieme ai suoi genitori, ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri contro quel ragazzo, 5 anni più grande e già maggiorenne, di cui si era innamorata ma che ha approfittato del suo stato psicofisico per abusare di lei. Raccolta la querela, i militari l'hanno subito inviata alla Procura di Treviso che sul caso ha aperto un fascicolo per violenza sessuale e avviato le indagini.

LE INDAGINI
La denuncia è finita sul tavolo del sostituto procuratore Davide Romanelli che ha subito disposto il sequestro del cellulare del presunto responsabile, difeso dagli avvocati Lisa Caldato e Davide Favotto. Cambiando però anche l'ipotesi accusatoria: non più violenza sessuale ma atti sessuali con una minorenne.

Secondo gli inquirenti, dentro il dispositivo ci sarebbero le prove dell'episodio contestato. Già, perché dopo il rapporto sessuale consumato in una delle stanze della casa della vittima, che aveva organizzato quella festa estiva (era il luglio dello scorso anno, ndr), i due si sarebbero scambiati diversi messaggi e telefonate nei giorni successivi, prima che la giovanissima decidesse di confidarsi con i genitori e di andare dai carabinieri. Per la Procura il tono delle comunicazioni tra il ragazzo e la parte offesa potrebbe consentire di delineare meglio la vicenda, prima di sentire la 13enne nel corso di un incidente probatorio.

L'EPISODIO
La vicenda risale al 4 luglio 2023. Durante la festa a casa della 13enne tutti avevano bevuto più del dovuto, lei compresa. Verso sera, la giovanissima si è appartata con il fidanzato, già maggiorenne. In camera da letto, secondo quanto raccontato ai carabinieri, i due avrebbero iniziato a baciarsi e poi a toccarsi. La vittima sostiene di essersi "ripresa" quando ha sentito suonare il campanello: era la sorella maggiore che stava rientrando. In quel momento era seminuda, realizzando che aveva avuto un rapporto sessuale con il 18enne. Non ricordava però quasi nulla, e soprattutto se avesse acconsentito a quel rapporto. Una volta smaltita la sbornia, ha capito di essere rimasta vittima di violenza, decidendo di raccontare tutto ai genitori.

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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