TREVISO - Da quando la prima ruota tocca terra a quando si stacca per un nuovo volo, non devono passare più di 25 minuti. In questo arco di tempo l'aereo va ripulito e rifornito, i bagagli scaricati e caricati e così i passeggeri. Ovvio: se ci sono controlli da fare o sospetto di guasti, il cronoprogramma va a farsi benedire. Ma, nella normalità, questo è il ritmo che tiene una compagnia low cost come Ryanair e a questo ritmo si deve adeguare un aeroporto che la ospita, come il Canova.
I DATI
L'aeroporto Canova sta, un po' alla volta, raggiungendo i livelli di pre-pandemia. Nel 2019 il numero di passeggeri transitati ha superato i 3,5 milioni. Nei primi dieci mesi del 2022 sono stati 2,2: «Ma entro la fine dell'anno contiamo di arrivare a 2,8 milioni - sottolinea il direttore - riprendendo così l'85% di quanto fatto fino a prima della pandemia. Siamo molto soddisfatti dei livelli raggiunti». Treviso, nell'ottica di Save, si conferma il completamente ideale del Marco Polo di Venezia. Ormai il sistema è consolidato e i due scali si completano. La scelta di Ryanair di fare del Canova una sua base ha poi lanciato definitivamente Treviso nella panorama europeo dei voli commerciali. «Dal 2023 dovremmo tornare a regime - osserva Scanferlini - quindi oltre i tre milioni di passeggeri. Quello di Treviso, Venezia e Verona, si conferma uno dei sistemi aeroportuali più importanti in Italia». E tutto questo anche se il Canova, nel 2022, da tre compagnie è passato ad ospitarne solo due: Ryanair e Wizzair. Non c'è più la russa Pobeda: «A causa del conflitto in Ucraina, Pobeda che collegava lo scalo di Treviso con la Russia, oggi non opera più. Sono rimaste Ryanair, che rappresenta l'80% dei nostri movimenti, e Wizzair per i restanti. Pobeda occupava circa il 10% dei voli, compensati da chi è rimasto». La scalo di Treviso, direttamente, impiega circa 70 dipendenti ma, considerando l'indotto, coinvolge più tremila persone. E sullo sfondo c'è il Masterplan per migliorare l'aerostazione. Il primo passo sarà la realizzazione della passerella sulla Noalese, con l'inizio dei lavori previsto per i primi mesi del 2023. Poi manca la conformazione urbanistica del resto dei progetti per avviare l'intera operazione riqualificazione.
CURIOSITÀ
Uno dei cuori nevralgici del Canova è rappresentato dai controlli di sicurezza che precedono l'imbarco. E anche in un aeroporto trafficato ma di media grandezza come quello trevigiano, gli addetti devono fare fronte a diverse situazioni particolari. Negli ultimi mesi è capitato che, passando uno zainetto allo scanner, un addetto abbia trovato dei bossoli e delle pallottole sparse tra i vestiti. A un rapido controllo, eseguito non senza una certa apprensione, è stato tutto chiarito: si trattava del bagaglio di un cacciatore distratto che aveva dimenticato di lasciare a casa una parte della sua attrezzatura. Una distrazione che stava per costare un allarme terrorismo in piena regola.
P. Cal.