Si ubriaca e picchia i genitori 80enni: arrestato

Il figlio ha strappato il telefono alla madre che stava chiamando i carabinieri e gliel’ha sbattuto in faccia, poi ha schiaffeggiato il padre. I maltrattamenti duravano da mesi

Sabato 16 Marzo 2024 di Maria Elena Pattaro
Si ubriaca e picchia i genitori 80enni: arrestato
RONCADE - Picchia i genitori anziani: 50enne arrestato in flagrante con l’accusa di maltrattamenti e allontanato dalla casa familiare. I carabinieri hanno messo fine a una situazione che si trascinava da mesi. A finire in manette è stato un 50enne italiano. L’uomo, ubriaco, ha perso il controllo durante l’ennesima lite scoppiata tra le mura domestiche. A scatenare la sua reazione sarebbe stato un rimprovero da parte dei genitori. Lui non lo ha preso bene, complici i fumi dell’alcol e li ha malmenati. La madre, spaventata, ha afferrato il telefono e ha composto il 112. A quel punto il figlio glielo ha strappato di mano e sbattuto in faccia. Il marito è accorso in aiuto, ricevendo lo stresso trattamento: il 50enne gli ha rifilato una sberla in pieno viso. Nonostante l’esplosione di violenza, l’anziana è riuscita comunque a dare l’allarme ai carabinieri. Pochi minuti dopo è intervenuta una pattuglia. I militari hanno ammanettato il 50enne prima che la situazione potesse degenerare e hanno applicato il Codice rosso. Le vittime sono state accompagnate invece al pronto soccorso per ricevere le cure del caso. Fortunatamente se la sono cavata con lesioni molto lievi: per entrambi la prognosi è di due giorni. 
LA MISURA
Il 50enne, già protagonista di episodi di vessazioni e maltrattamenti ai danni dei genitori, è stato portato in carcere a Santa Bona in attesa della convalida. Ieri mattina, assistito dall’avvocata Monica Cunglio, si è presentato di fronte al gip per l’udienza di convalida, appunto, e l’interrogatorio di garanzia. Al giudice ha spiegato di aver perso il controllo: «Mi avevano rimproverato e la collera ha preso il sopravvento, anche perché avevo bevuto qualche bicchiere di troppo. Mi dispiace». Il gip lo ha scarcerato e sottoposto a una duplice misura: l’obbligo di firma due volte a settimana e il divieto di avvicinamento alla casa dei genitori. Dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri. «Chiedo scusa ai miei genitori e mi impegno a rispettare le prescrizioni» ha dichiarato l’uomo. 
POLVERIERA FAMILIARE
L’episodio non è un caso isolato: tensioni, litigi e vessazioni vanno avanti da circa due mesi. Da quando cioè il 50enne è tornato a vivere a casa dei genitori. Il proposito era quello di aiutarli a gestire la loro attività, visto che l’uomo era rimasto disoccupato. Il figlio non è mai andato molto d’accordo con i genitori, tant’è che ha abitato per molto tempo insieme al nonno materno. Poi le circostanze lo avevano portato a riavvicinarsi al resto della famiglia. Ma la convivenza ha dissotterrato vecchi dissapori, in un’escalation di vessazioni culminata nelle violenze dei giorni scorsi. L’ennesima lite con il 50enne, ubriaco, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La madre, temendo che la situazione prendesse una brutta piega, ha chiamato i carabinieri. Il loro intervento ha scongiurato un’ulteriore escalation. 
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