Omicidio di Paderno. Massacrato nel bosco, il killer 17enne di Bledar Dedja ha parlato per tre ore: «Così lui mi ricattava»

Venerdì 1 Marzo 2024 di Valeria Lipparini
Omicidio di Paderno. Massacrato nel bosco, il killer 17enne di Bledar Dedja ha parlato per tre ore: «Così lui mi ricattava»

PIEVE DEL GRAPPA (TREVISO) - Un altro lungo interrogatorio reso dall'omicida 17enne dell'albanese Bledar Dedja ieri, nel carcere minorile di Treviso, alla presenza del pubblico ministero del Tribunale dei minori Giovanni Parolin. Il minorenne, assistito dall'avvocato Elisa Berton, ha parlato per tre lunghe ore. Un supplemento di interrogatorio, richiesto dalla stessa difesa, dopo quello che il giovanissimo aveva reso venerdì scorso, al tribunale dei minori di Venezia. Ieri, il giovanissimo ha fatto luce sulle tante ombre che sono rimaste in una pur brillante indagine, condotta dai carabinieri e dalla Procura prima del Tribunale di Treviso e poi di quello minorile di Venezia, conclusasi circa un mese dopo l'efferato omicidio del 39enne padre di famiglia, di Casella d'Asolo, con una doppia vita, fatta di frequentazioni omosessuali registrate e concordate con un secondo telefonino, tenuto nascosto alla moglie. Dall'esame di quel telefonino erano emersi nomi, incontri, luoghi e prestazioni. C'erano contatti con persone adulte, dello stesso sesso di Bledar, ma anche minorenni.


L'ACCUSA
L'accusa contestata al giovanissimo resta quella dell'omicidio di Bledar, accoltellato con 16 fendenti in un boschetto isolato di Paderno del Grappa, il colpo mortale inferto da dietro che aveva perforato il polmone.

Il corpo del giardiniere albanese era stato scoperto la mattina del 21 gennaio scorso.


LA RAGIONE
Il riserbo è massimo anche se i tasselli del puzzle, piano piano, cominciano a comporre un quadro più nitido. Pare plausibile che ad armare la mano del 17enne ci sia una ragione personale che nulla avrebbe a che fare con un gesto passionale, dettato dalla gelosia. I due si conoscevano da quando il giovane studente aveva svolto un periodo di alternanza scuola-lavoro nello stesso posto dove lavorava Dedja. Sembra, piuttosto, emergere la pista del ricatto. Forse il 17enne aveva una ragione personale per togliere di mezzo il 39enne con gusti sessuali così marcati, celati dietro il perbenismo della famiglia, con una moglie e due figlioletti piccoli. Forse, il 17enne, era entrato in un giro odioso fatto di chat erotiche, tanto è vero che è risultato usare una App per incontri gay molto diffusa nella comunità Lgbtq+, dal nome Grindr. Ed è proprio usando quella App i due si erano dati appuntamento per sabato 20 gennaio: Bledar aveva prelevato il 17enne che lo aspettava in piazza a Paderno del Grappa e poi, con l'auto dell'albanese, una Mercedes bianca, classe B, avevano raggiunto il boschetto appartato. Un appuntamento-trappola per far fuori il 39enne e per liberarsi da un ricatto che non voleva più subire. Mentre proseguono le ricerche per individuare il coltello usato nell'omicidio, le chiavi della Mercedes che era stata trovata chiusa e gli abiti sporchi di sangue di cui il 17enne si sarebbe disfatto dopo aver uccio Dedja.

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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