25 aprile, la sindaca di Oderzo contro i social: «Sono divisivi, non aiutano a costruire la società»

Giovedì 25 Aprile 2024 di Annalisa Fregonese
Maria Scardellato, sindaca di Oderzo, durante la cerimonia del 25 aprile

ODERZO (TREVISO) - «Il sistema dei social network ha enormemente amplificato gli atteggiamenti aggressivi e scandalistici che certo non aiutano a costruire la società». È un passaggio del discorso che la sindaca di Oderzo, Maria Scardellato, ha tenuto ieri in occasione dell'anniversario della Liberazione. «Le regole della promozione dei post sono fatte in modo da favorire ciò che è più spettacolare e divisivo, perché la divisione e la contrapposizione generano più interazioni e quindi più visibilità – ha evidenziato la prima cittadina -.

Il sistema che ho appena descritto sia autoalimenta in maniera negativa in quanto genera sfiducia e ulteriore distacco dalla politica».

L’ATTACCO

La democrazia, la storia, la Resistenza: su questi valori si sono soffermati Christian Dal Grande, presidente dell'Anpi e la sindaca Scardellato. Un lungo corteo, accompagnato dalla banda cittadina Turroni, con le associazioni combattentistiche e d'arma, l'onorevole Marina Marchetto Aliprandi, le forze dell'ordine, i militari del reggimento Cimic di stanza a Motta di Livenza e tanti cittadini, si è portato da piazza Grande al monumento alla Resistenza. Il presidente dell'Anpi anche del caso Scurati, che ha infiammato il recente dibattito politico e pubblico. «Non c’è dubbio che del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile sia stato sgradito il contenuto. È stato forse il fatto che Scurati ha definito il maggior partito di governo un partito postfascista? - si è chiesto Dal Grande -. Ed è proprio questo il tema del mio intervento: denunciare questa tipologia distorta dell’esercizio del potere. La democrazia oggi è uno strumento di riequilibrio dei poteri contro lo sbilanciamento dei rapporti di forza nella società – ha concluso Dal Grande -. La nostra Costituzione ne è la carta fondativa. È questa la continuità del nostro antifascismo con l’antifascismo storico. La difesa dei più deboli, la difesa e l’estensione dei diritti sociali e politici, cioè la difesa e il rafforzamento della nostra democrazia».

IL PASSAGGIO

Applaudito il passaggio della sindaca Scardellato sulla sconfitta del fascismo. «Noi vogliamo ricordare non solo la sconfitta del nazismo e dell'antisemitismo ma anche quella del fascismo. Noi tutti, anche il governo attuale, vogliamo ricordare con il 25 aprile la fine del fascismo come oscuro fenomeno interno con cui la Resistenza ci ha consentito di chiudere i conti» ha detto la Scardellato. «Le statistiche ci dicono che questa presa di responsabilità oggi non c'è, infatti un cittadino su 4 non partecipa assolutamente alla vita politica, mentre solo un 8% si informa con una certa regolarità. Ne deriva che la rappresentanza politica è sottoposta al consenso di una maggioranza che sa poco o nulla di come funziona realmente l'attività politica e amministrativa, e che le ridottissime minoranze attive possono orientare la maggioranza passiva più facilmente attorno a elementi emotivi e superficiali piuttosto che con riflessioni profonde e complesse. Da qui nasce la spettacolarizzazione, la distorsione e la strumentalizzazione di ogni fatto o avvenimento, l'aggressività delle discussioni, il mancato rispetto dell'avversario. E quel che è peggio questo comporta il rischio di una semi paralisi della politica, un condizionamento continuo che costringe a scelte di parte, di breve periodo, piuttosto che di miglioramento complessivo e di lungo periodo. La democrazia è un sistema in continuo movimento che necessita del contributo di tutti». In piazza erano presenti diverse famiglie giovani con bambini, un segnale senza dubbio incoraggiante».

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