L’attore Battiston a Treviso: primi ciak per la serie dell’ispettore Stucky

Lunedì 18 Marzo 2024 di Elena Filini
L'attore Giuseppe Battiston in galleria Manin assieme alla troupe della fiction "L'ispettore Stucky" tratta dai romanzi di Fulvio Ervas

TREVISO – Grigio e pioggia. Tempo ideale per nefandezze e omicidi. Iniziano sotto un cielo plumbeo le riprese della serie tv dedicata all’ispettore Stucky e ispirata dai romanzi di Fulvio Ervas che andrà in onda su RaiDue il prossimo autunno. La serie di sei episodi, per la regia di Valerio Attanasio, vede protagonista l’attore Giuseppe Battiston nel ruolo dell’ispettore Stucky che ha già interpretato per il film del 2017 “Finché c’è prosecco c’è speranza”, regia di Antonio Padovan.

PRIMI CIAK

Primo ciak ieri pomeriggio in Galleria Manin dove è stato avvistato Giuseppe Battiston insieme al resto del cast e alla troupe.

Ma non sarà difficile incontrare il celebre commissario uscito dalla penna di Fulvio Ervas. le riprese dureranno fino ad aprile. Il campo base con i mezzi logistici e tecnici della produzione impegnata nelle riprese è stato allestito sull’area parcheggio lungo viale Nino Bixio, dove è stato istituito il divieto di sosta fino al 20 aprile. Intanto questa mattina gli attori e le istituzioni presenteranno in sala Verde il progetto. Ironico, malinconico, allergico a ogni retorica, Stucky, diventato popolare con Giuseppe Battiston che lo ha interpretato nel film di Antonio Padovan, “Finchè c'è prosecco c'è speranza”, dal libro di Ervas,è alla sua nona indagine letteraria. Nella fiction ha sempre il physique di Giuseppe Battiston. «Averlo visto fisicamente mi ha condizionato. Quando scrivevo, dopo il film, mi comparivano davanti la fisicità e lo sguardo di Battiston» ha affermato Ervas in interviste recenti.

L’ISPETTORE STUCKY

Ma chi è davvero l'ispettore Stucky? Ervas ha risposto mille volte a questa domanda. «È un trevigiano di padre veneziano e di madre persiana, un omaggio al mio migliore amico Mohsen, medico del lavoro, che mi ha insegnato la cortesia, la gentilezza. Per i persiani è uno strumento per capire le persone, usano la gentilezza come un tappeto che ti mettono davanti e vedono come ti muovi. Stucky è un osservatore, ho preso il cognome dai Mulini di Venezia, non ha un nome di battesimo. È pacioso, ironico, un po' solitario, abita nel bellissimo vicolo Dotti, nella Treviso vecchia, ha per vicine due zitelle tremende». Dal libro al film, Stucky diventa un personaggio sempre più popolare. Finchè la Rai non decide di farne un nuovo beniamino del piccolo schermo, nella prima serie televisiva in 6 puntate tutta dedicata all'investigatore nordestino. La produzione è di Rosamont, con il supporto della Veneto Film Commission e del Comune di Treviso. La messa in onda della fiction è prevista per l’autunno 2024. La serie è tratta dai romanzi, come detto prima di Ervas, ma sul piccolo schermo non saranno proposti gli stessi racconti: ci saranno nuovi casi e nuovi misteri da risolvere, anche se il tutto sarà fedele allo spirito delle trame stesse.

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