CITTADELLA (PADOVA) - Divertirsi e fare festa, nel rispetto di tutti i cittadini, ed in sicurezza a cominciare da quella stradale. Una ordinanza del sindaco di Cittadella Luca Pierobon definisce per sagre e feste paesane che si svolgono nel territorio comunale, gli orari della somministrazione di bevande, con una stretta per quanto riguarda quelle alcoliche, e della diffusione sonora.
GIRO DI VITE
Dal 1 giugno fino al 15 settembre, per sagre, feste patronali e paesane, la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche dovrà terminare all'1 di tutti i giorni e per le bevande non alcoliche alle 2.
LE DISPOSIZIONI
L'inosservanza delle disposizioni riguardanti la somministrazione è punita ai sensi del articolo 650 del Codice Penale, ossia, Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Chi invece supera l'orario stabilito per la musica è punito con la sanzione amministrativa da un minimo di 2mila euro ad un massimo di 20mila euro. È ammesso il pagamento in misura ridotta di 4mila euro, se il pagamento avviene entro 60 giorni della contestazione dell'illecito (si aggiungono le spese di procedimento). «C'è l'esigenza di garantire, durante la stagione estiva caratterizzata da tradizionali sagre e feste, il diritto al riposo nelle ore notturne, di tutelare la quiete pubblica e l'ordine e la sicurezza, che, in mancanza di una disciplina organica, potrebbero essere pregiudicati a causa del disturbo causato dalla prevedibile attrazione di persone e veicoli verso i pubblici esercizi e le altre attività - spiega il primo cittadino -. Va considerato per il centro storico anche la particolare conformazione con vie strette nelle quali lo schiamazzo in orari notturni diventa un disturbo».
LA SICUREZZA
Non secondari anche gli aspetti relativi all'ordine e alla sicurezza pubblica. Sempre Pierobon: «Negli anni scorsi durante lo svolgimento di alcune delle sagre delle frazioni di Cittadella si sono riscontrati problemi legati al disturbo della quiete pubblica a causa di esagerati schiamazzi e anche qualche problema di ordine pubblico a causa di piccoli gruppi di giovani facinorosi che hanno richiesto anche alcuni interventi da parte delle forze dell'ordine. Il provvedimento agisce in via preventiva essendo chiare le disposizioni e diventa uno strumento di maggior tutela per gli operatori». Ovviamente valgono sempre il buonsenso e la giusta misura, ma chi se ne infischia ora rischia grosso.