Padova. Nasce la birra «Campo dei Girasoli», con orzo coltivato al Basso Isonzo

Il Campo dei Girasoli è aperto dal martedì al venerdì dalle 17-21. Sabato e domenica dalle 10 alle 21

Lunedì 6 Maggio 2024 di Redazione Web
Campo dei girasoli

PADOVA - Una birra tutta padovana, dall'orzo alla bottiglia. Ieri, 5 maggio, è stata presentata Campo dei Girasoli, la birra artigianale (pilsner) che nasce dall’orzo coltivato biologicamente nei campi del Basso Isonzo e realizzata insieme al Birrificio Artigianale Agricolo CRAK.

La birra del Basso Isonzo

Testimonianza della tradizione agricola del Basso Isonzo è il grano Gentilrosso, un seme antico e autoctono coltivato nei campi di via Bainsizza.

Dall’essiccazione sotto il sole fino al mulino, il grano si trasforma in una fragrante farina semi-integrale, caratterizzata da un colore rossastro. Una volta raccolto e macinato, viene portato da un fornaio locale che produce i panificati. Inoltre, nel pastificio, dopo attente sperimentazioni per raggiungere la consistenza perfetta, la farina si trasforma in due formati di pasta: penne e calamarata. La pasta viene poi essiccata a bassa temperatura per ben 25 ore, garantendo un prodotto finale di eccezionale qualità. Infine, i pesti e i fermentati provengono dalla vicina azienda agricola a meno di un km dal Campo.

Prodotti a km 0

«Siamo entusiasti di annunciare il lancio del nostro ultimo prodotto, che si unisce alla nostra gamma di farina e pasta, tutti frutti di un impegno verso un'agricoltura sostenibile basata sulla conversione biologica. - hanno commentato i gestori del Campo dei Girasoli - Questa iniziativa non solo ci riempie di orgoglio, ma rappresenta anche un passo significativo verso la riqualificazione dei terreni del Basso Isonzo. La nostra filosofia è offrire prodotti locali e biologici per promuovere uno stile di vita consapevole. Collaboriamo con le realtà locali per creare un menù sfizioso, a km 0, che crei un’economia circolare e virtuosa con i nostri vicini».

Agricoltura biologica

La Casa Ex Bortolami, situata in prossimità di una superficie coltivata a orzo di 1,5 ettari, è un punto cruciale per la produzione di malto utilizzato dal birrificio artigianale Crack. Questo malto contribuisce alla produzione della loro pluripremiata birra. Al lancio dell’iniziativa promossa da Campo dei Girasoli e il birrificio Crack era presente l’assessore al Verde e Agricoltura Urbana. «È un altro segnale tangibile di quanto il parco agro paesaggistico del Basso Isonzo sia diventato realtà - ha sottolineato Antonio Bressa - In questo momento sono circa dieci ettari di proprietà del Comune interamente coltivati secondo i canoni dell’agricoltura biologica, e a questi se aggiungeranno altri due ora in preparazione per la prossima stagione di semina. Da queste terre arrivano grano antico “Gentil Rosso” per la produzione di pasta e panificati, i girasoli e ora anche l’orzo che da l’origine al malto usato per birra artigianale. Tutti questi prodotti insieme a quelli delle realtà private che hanno sposato il progetto del parco agro paesaggistico ci raccontano di un’agricoltura biologica e di prossimità che cresce ogni giorno di più grazie al recupero di questi campi a ridosso della città che abbiamo riconvertito per la coltivazione. La commercializzazione della birra aiuterà la sostenibilità economica di questa importante progettualità di conservazione dell’agricoltura in città».

Il Campo dei Girasoli è aperto dal martedì al venerdì dalle 17-21. Sabato e domenica dalle 10 alle 21 (orari potranno subire delle modifiche in base alla stagione estiva). 

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