Vittorio Cecchi Gori, gli amori: «Rita Rusic fu la donna più importante», con Valeria Marini persero un figlio

Mercoledì 14 Febbraio 2024
Vittorio Cecchi Gori, gli amori: «Rita Rusic fu la donna più importante», con Valeria Marini persero un figlio

Lo definirono «un playboy che collezionava attrici». Ed effettivamente la vita sentimentale di Vittoro Cecchi Gori, 81 anni, ricoverato oggi in terapia intensiva al Gemelli di Roma,  somiglia molto a uno dei film che ha prodotto. Lui replicò: «Playboy è chi nella vita fa solo quello. Io lavoravo. E lavorando conoscevo attrici».  La donna più importante della sua vita, però, come lui stesso l'ha definita, resta sempre Rita Rusic, sua moglie dal 1983 al 2000.

E' stata proprio lei lo scorso fine settimana a chiamare il medico perché Vittorio aveva accusato dei disturbi, con battiti cardiaci molto bassi e avevano preventivato lunedì un ricovero per accertamenti;  la fortuna è stata che lui fosse già in ospedale quando ha avuto la crisi cardiaca. 

L'incontro con Rita Rusic

Rita e Vittorio si incontrano in un locale. «Facevo la modella, studiavo Medicina, andavo sempre in un ristorante dove andava anche l’assistente di Adriano Celentano. E lì iniziarono a girare Asso, con Celentano e Edwige Fenech, e conobbi Vittorio, che m’invitò subito a un festival a Buenos Aires. Non andai», raccontò Rita Rusic al Corriere. «Non era bello, ma era simpatico, mi faceva ridere, ed era un po’ infantile, anche se aveva 18 anni più di me. E mi lusingava che fosse produttore e mi avesse scelta per corteggiarmi».

Il matrimonio

Rita comincia a lavorare come attrice. Fin quando i due si sposano nel 1983. Una proposta di matrimonio non programmata, raccontava l’ex produttrice nel 2017: «Io rimasi incinta, ero disperata e, quando glielo dissi, piangevo a dirotto. Lui fu contento e mi disse dov’è il problema? Ci sposiamo! Ci sposammo, ma persi quel bambino». In seguito la coppia ha avuto due figli: Vittoria (1986) e Mario (1992).

La crisi e la separazione

«Forse la crisi con Vittorio inizia quando, ricevendoci, l’ambasciatore francese disse: l’allieva che supera il maestro - raccontò lei -. Capii subito che era la fine. I litigi cominciarono dopo la cover di Lady Ciclone, su Sette. Lui iniziò a soffrire il mio successo, come se togliesse qualcosa a lui. Era come dire: è brava la moglie, non lui. Non era vero. Forse come produttore ero più brava io, mi piaceva lavorare col regista, gli sceneggiatori... Ma come imprenditore lui aveva più visione. Io non vedevo competizione, ma compensazione. Lui, invece, iniziò a considerarmi una nemica, non più la donna che eravamo partiti con due film all’anno ed eravamo arrivati a farne 60. Ormai avevamo la Fiorentina, Tmc, case ovunque, aerei privati, andavamo su barche da un miliardo di lire al mese. Era una dimensione non normale e anche le tensioni erano fuori dall’ordinario». Nel 2000 è arrivata la separazione, chiesta da Rita. Non è stato un periodo facile: «Fu orribile. Ricordo quando lessi nello sguardo di Vittorio che per lui non contavo più niente. Sentii che mi voleva annientata». Le cronache riportarono di liti furibonde: «Quando le persone sono note il gossip è inevitabile e mi dispiace - diceva  Cecchi Gori -. Io non porto rancore a nessuno, io e Rita abbiamo un buon rapporto».

L'amore con Valeria Marini

Nel 1999 un nuovo incontro e un nuovo amore. Valeria Marini è una delle star del Bagaglino ed è reduce dalla co-conduzione del Festival di Sanremo. Pippo Baudo la sceglie per condurre al suo fianco il programma "La canzone del secolo" su Canale 5. Vittorio Cecchi Gori è invece uno dei produttori più vincenti del cinema italiano, è il presidente della Fiorentina e sta divorziando dall'ex moglie Rita Rusic. Incontra Valeria a un evento mondano e ne rimane folgorato, così le fa recapitare in camerino, dopo uno spettacolo teatrale, un fascio di rose enorme. "Mi conquistò", riferirà anni dopo la showgirl sarda, parlando della loro storia.

L'invito a cena e la manicure

Il fascio di rose che Cecchi Gori fa recapitare a Valeria Marini in camerino porta con sé un messaggio: l'invito a cena. Valeria accetta e incontra il produttore cinematografico nella sua residenza a Palazzo Borghese. Si tratta del loro primo incontro. "Mi invitò a casa sua e mi fece aspettare un'ora perché stava facendo la manicure", racconta la Marini. È l'inizio della loro storia d'amore.

Gli anni d'oro

Tra il 1999 e il 2000 Valeria Marini è richiestissima in televisione e al cinema. Gira due film in Spagna e poi torna a teatro con “L'Angelo Azzurro” di Giuseppe Manfridi. Cecchi Gori produce molti film di successo, tra i quali spiccano "C'era un cinese in coma" di Carlo Verdone, "Tutto l'amore che c'è" di Sergio Rubini e "Zora la vampira" dei Manetti Bros. Valeria e Vittorio appaiono insieme felici e sorridenti a diversi eventi pubblici e si mostrano in televisione ospiti di alcune trasmissioni di attualità, confermando la loro storia.

L'avviso di garanzia e la perquisizione nella loro casa

Luglio 2001. Vittorio Cecchi Gori riceve un avviso di garanzia per concorso in riciclaggio. La procura di Firenze dispone una serie di perquisizioni negli uffici della sede della Fiorentina e in alcune abitazioni del produttore. Le forze dell'ordine perquisiscono anche l'appartamento di Palazzo Borghese, dove Cecchi Gori vive insieme a Valeria Marini. La showgirl è in casa quando i militari trovano nella cassaforte una grossa quantità di cocaina. Il produttore, però, si giustifica e spiega che si tratta di zafferano. Della perquisizione a Palazzo Borghese la Marina dirà: "Fu una messinscena per rovinarlo".

L'aborto spontaneo

Nonostante i problemi giudiziari Valeria Marini rimane saldamente al fianco di Vittorio. La coppia viene fotografata al teatro Piccolo Eliseo di Roma all'anteprima di "Persone naturali e strafottenti " di Giuseppe Patroni Griffi a gennaio 2002. Ma i mesi successivi sono difficilissimi per la showgirl e il suo compagno. Valeria Marini rimane incinta ma ha un aborto spontaneo dovuto ad alcuni problemi di salute. La coppia rivelerà di avere perso il figlio solo dopo la fine della loro relazione. In quel periodo Valeria torna in tv con la compagnia del Bagaglino: è la primadonna del varietà "Miconsenta" in onda su Canale 5.

L'arresto per il fallimento della Fiorentina

La discesa verso l'inferno prosegue. A settembre la Fiorentina viene dichiarata fallita e Cecchi Gori è indagato per bancarotta fraudolenta. Le indagini della procura di Firenze stravolgono l'ambiente calcistico e a ottobre 2002 l'imprenditore viene arrestato. Un mese dopo, però, il produttore ottiene gli arresti domiciliari. Valeria Marini, che nel frattempo è impegnata con le riprese del film "La palestra" di Pingitore, continua a sostenere il compagno e lo difende a spada tratta, segno del suo grande amore.

La crisi e l'addio

Nel 2003 la coppia vive una profonda crisi. I guai giudiziari di Cecchi Gori da una parte e la presenza ingombrante dell'ex moglie Rita Rusic mettono in crisi Vittorio e Valeria. L'ultima uscita pubblica di coppia risale a novembre al Festival della commedia di Montecarlo, che la soubrette conduce al fianco di Ezio Greggio. Le riviste parlano di un imminente addio e il motivo sembra essere il Natale. "Vittorio aveva deciso di prendere il volo per i mari caldi con Valeria. Ma Valeria (36 anni), dopo aver accettato di riprendere a lavorare con il teatro Bagaglino, doveva provare e anche nel periodo festivo. Lo spettacolo comincerà il 10 gennaio", riferisce il Corriere dell'epoca. Ma secondo molti la crisi è dovuta al divorzio ancora in sospeso tra Cecchi Gori e la Rusic. Valeria vuole una famiglia e una vita di coppia libera dai fantasmi del passata, così a dicembre 2003 arriva l'annuncio ufficiale da parte dell'ufficio stampa della Marini, Paola Comin: «È stata una storia importante e bellissima, ma anche le cose più belle finiscono».

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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