La Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo, per il momento senza ipotesi di reato né indagati, per il caso che ha coinvolto Chiara Ferragni e l'azienda Balocco per la pubblicità del pandoro.
L'esposto del Codacons
Secondo l'associazione dei consumatori, che ha presentato un esposto in 104 procure, ci sono elementi per ipotizzare una truffa nei confronti dei cittadini che hanno acquistato il pandoro, in quanto - come precisato peraltro dall'Autorità - le società che fanno capo a Ferragni e la Balocco hanno fatto intendere che comprando il dolce avrebbero contribuito a una donazione all'Ospedale Regina Margherita di Torino. Invece «la donazione, di 50mila euro, era stata già effettuata dalla sola Balocco mesi prima» e «le società riconducibili a Ferragni hanno incassato dall'iniziativa oltre 1 milione di euro». Non è escluso che poi le indagini della procura si possano allargare anche alle nuove accuse avanzate nei confronti dell'influencer per la pubblicità delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi.
Il calo dei followers
Nel silenzio social sia di Ferragni che del marito Fedez, che prosegue ormai da un paio di giorni, la vicenda continua a tenere banco sui social. Non sembra essere stato accolto, insomma, l'appello ironico di Fiorello ai politici a fare qualcosa per far uscire nuove notizie, «perché siamo al terzo giorno di pandori». Anzi, continuano i conteggi sul calo dei follower sul profilo Instagram dell'influencer che sarebbero arrivati a 70mila su un totale di quasi 30 milioni e su eBay c'è chi si è affrettato a mettere all'asta il famigerato pandoro griffato con prezzo di partenza da 130 euro. Al Comune di Milano, inoltre, Fratelli d'Italia ha chiesto che venga revocato l'Ambrogino d'oro ai Ferragnez che lo avevano ricevuto nel 2020, per essersi spesi durante la pandemia anche per realizzare una terapia intensiva all'ospedale San Raffaele.