Emanuele Scieri, c'è un quinto indagato nell'inchiesta della procura di Pisa per la sua morte avvenuta il 13 agosto 1999. Si tratta di un ex ufficiale in congedo della Folgore. Scieri, giovane siracusano deceduto nella caserma Gamerra di Pisa, sede del centro di addestramento dei paracadutisti, fu trovato morto solo tre giorni dopo. Secondo quanto si apprende, l'ex militare è accusato di favoreggiamento dalla magistratura pisana che gli contesta una telefonata fatta ad Alessandro Panella, uno dei tre indagati accusati di omicidio, un'ora dopo il ritrovamento del cadavere di Scieri. Un colloquio, secondo gli inquirenti, che sarebbe servito a preconfezionare una tesi difensiva di fronte alle indagini avviate sulla morte del giovane siciliano.
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A Scieri «prima fu ordinato di svestirsi parzialmente poi fu percosso» e quando si rivestì per sfuggire alle violenze «tentò di salire sulla scala della torretta» arrampicandosi «dalla parte esterna». Sarebbe stato inseguito da Panella «passato da dentro» che lo avrebbe «continuato a colpire: lo testimoniano le lesioni a mani e corpo di Scieri, che gli fanno perdere la presa e precipitare da 10 metri». Così il pm Crini sulla ricostruzione che hanno portato a contestare l'omicidio volontario aggravato motivi abbietti e futili.
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