Andrea, baby calciatore morto a 12 anni: «Era stato appena dimesso dall'ospedale»

Andrea Vincenzi abitava a Castiglione Torinese e giocava negli esordienti del Gassino San Raffaele

Giovedì 22 Febbraio 2024 di Mario Landi
Baby calciatore muore a 12 anni: «Andrea era stato appena dimesso dall'ospedale»

Andrea Vincenzi se n'è andato a soli 12 anni. Il suo sogno era giocare a calcio. Ma un tragico destino gli ha tolto questa speranza. Il 12enne morto era un promettente baby calciatore della squadra Esordienti della Usd Gassino-San Raffaele, in provincia di Torino. Originario di Castiglione Torinese, Andrea aveva iniziato a non sentirsi bene, aveva una sospetta polmonite ed era andato, assieme ai genitori, al pronto soccorso.

Ora un paese intero lo piange.

 

Rimandato a casa dal pronto soccorso

Andrea Vincenzi è morto, ma cosa è realmente successo? Lo scorso mercoledì il 12enne era andato al pronto soccorso dell'ospedale di Chivasso per farsi visitare, ma i medici l’hanno rimandato a casa. Nella tarda serata aveva iniziato ad avere dei sintomi sempre più gravi e le sue condizioni sono decisamente peggiorate, a quel punto la corsa all'ospedale. E’ morto appena giunto al nosocomio Regina Margherita di Torino, dov'era arrivato in arresto cardiaco. Ora, sulla sua morte, è stata avviata un’indagine. Nel frattempo i medici del Regina Margherita hanno disposto l'esame necroscopico della salma. 

 

La società ha pubblicato un post a lutto in memoria di Andrea

«Il Gassino San Raffaele, nella figura di tutto il consiglio direttivo – scrive la società su Facebook - si stringe con forza intorno ai genitori di Andrea Vincenzi, nostro giovanissimo atleta classe 2011 che è prematuramente ed improvvisamente scomparso questa notte». La tragedia, proseguono, «ci ha colpiti profondamente lasciando in tutti noi un profondo dolore e sgomento. Da tutto il Gassino, alla nostra Valeria ed al papà Roberto, le più sentite condoglianze e la vicinanza in questo momento immensamente doloroso per la grave perdita».

L'Asl apre un'indagine interna

«L'Azienda esprime grande vicinanza alla famiglia e informa che ha immediatamente attivato le dovute verifiche interne». Così l'Asl To4 in merito al decesso del 12enne Andrea Vincenzi, visitato al pronto soccorso dell'ospedale di Chivasso (Torino) per una sospetta polmonite e dimesso. Il ragazzino è poi deceduto alcune ore dopo all'ospedale Regina Margherita di Torino. «Anche se tali verifiche prevedono qualche giorno di valutazione - aggiungono dall'Asl To4 - da una prima analisi risulta che siano stati effettuati gli accertamenti necessari e siano stati correttamente seguiti i protocolli previsti».

Il cordoglio social per la morte di Andrea

 «E poi tutto quanto assume un senso che non avevamo previsto – scrive Gianluigi De Martino – : le marachelle della Juve, il campo infangato, il rinvio della partita, la sconfitta del sabato, il ritardo alla riunione. Tutte, all'apparenza, grandi cose da affrontare e superare, ma poi...Ma poi nel cuore della notte squilla il telefono e senti la voce rotta dal pianto del tuo DG che ti sussurra: è morto… Il brivido parte, sì, ma raggiunge il cuore spaccandolo quando il nome è quello di un bambino. Un bambino che giocava fino a qualche "attimo" prima a difesa di un porta che amava tanto quanto quel pallone che ci legava nella passione condivisa: lui con il sogno di diventare calciatore, io con la speranza di riuscire a fargli realizzare, un giorno, quel sogno. Andrea. «Il pensiero corre forte a quel sorriso timido, ma sempre acceso sul suo viso. E corre alla mamma Valeria e al papà Roberto ed al dolore tanto immenso che in questo momento devono provare, tanto grande e rumoroso da rendere silenzioso tutto il resto del mondo». «A 12 anni Andrea doveva ancora correre sul prato del suo USD Gassino-Sanraffaele insieme ai suoi compagni di squadra che stringerò uno ad uno perché so cosa voglia dire perdere un compagno di gioco e, soprattutto, un amico. Ma ora è il momento delle lacrime. Ora è il momento del dolore». Andrea, continuerai a giocare con noi, tutti i giorni. È una promessa».

Ultimo aggiornamento: 18:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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