La Polonia vuole uno "scudo Nato": il nodo Kaliningrad, dalle armi nucleari russe al Baltic jammer (che blocca i Gps). Cosa succede

Varsavia: «Pronti a ospitare armi nucleari se Nato decide rafforzamento». Il Cremlino: «Adotteremo le misure necessarie per garantire la sicurezza nazionale»

Lunedì 22 Aprile 2024 di Simone Pierini
Kaliningrad, dalle armi nucleari russe al Baltic jammer (che blocca i Gps): ecco perché la Polonia vuole uno scudo Nato al confine

Se esiste un centro nevralgico della tensione tra la Russia e l'Occidente ha senza dubbio sede a Kaliningrad. Si tratta di un'exclave russa: ovvero fa parte della Russia ma è fisicamente separata dal resto del Paese. È circondata dalla Lituania, dalla Polonia e dal Mar Baltico: un'aerea conosciuta come il corridoio di Suwalki. Parliamo una stretta striscia di terra di circa 60 km sul confine delimitata da un lato dalla Bielorussia e dall'altro dalla stessa Kaliningrad. Ed è proprio lì che si respira la minaccia nucleare di Mosca che spaventa la Nato.

E spaventa ancora di più il ramo baltico dell'Alleanza Atlantica. Ed è per questo che sta invocando una sorta di scudo nucleare Nato. Immediata è arrivata la risposta di Mosca: «L'esercito russo adotterà le misure necessarie per garantire la sicurezza nazionale se la Polonia ospiterà armi nucleari»: lo ha annunciato il Cremlino, come riporta la Tass.

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La Polonia e le armi nucleari Nato

La Polonia oggi si è infatti detta pronta ad ospitare armi nucleari se la Nato decidesse di dispiegarle di fronte alla Russia proprio per reagire al rafforzamento degli armamenti messo in atto da Putin in Bielorussia e Kaliningrad. «Se i nostri alleati decidono di schierare armi nucleari nel quadro della condivisione nucleare sul nostro territorio per rafforzare la sicurezza del fianco orientale della Nato, siamo pronti a farlo», ha spiegato Andrzej Duda al popolare quotidiano Fakt. Il capo di Stato polacco, che si trova attualmente in Canada dopo una visita negli Stati Uniti dove ha incontrato l'ex presidente Donald Trump e ha visitato l'Onu, ha aggiunto che la questione del potenziale dispiegamento di armi nucleari in Polonia è oggetto di discussioni tra Polonia e Stati Uniti «da qualche tempo».

 

Le esercitazioni con la Lituania

Al suo fianco c'è anche la Lituania che da tempo lancia allarmi sul possibile allargamento ad un conflitto diretto contro la Russia. Ieri insieme alla Polonia è stato dato il via alle esercitazioni militari nei pressi del corridoio di Suwalki. L'esercitazione, cui partecipano anche truppe di supporto appartenenti ad altri Paesi membri della Nato, è stata pianificata congiuntamente nel 2022 dalle autorità polacche e lituane e coinvolgerà circa 1.500 soldati e centinaia di unità mobili. L'obiettivo è il coordinamento sul campo della difesa nel corridoio di Suwalki. Proprio la Lituania nei giorni scorsi stava considerando un inasprimento delle norme che regolano l'accesso all'area di confine con Kaliningrad. «Pensiamo di limitare l'accesso ad alcuni segmenti dell'area di confine. Le norme non dovrebbero tuttavia limitare la libertà dei residenti», ha affermato il comandante della Guardia di frontiera lituana, Rustamas Liubajevas. In questi giorni, la Lituania sta anche discutendo la possibilità di limitare per ragioni di sicurezza il numero di ingressi in Lituania per i cittadini russi e bielorussi residenti nel Paese.

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Armi nucleari tattiche in Bielorussia

Nel giugno del 2023 il presidente bielorusso Lukashenko ha annunciato di aver «ricevuto le armi nucleari tattiche dalla Russia. Alcune di esse sono tre volte più potenti della bomba atomica di Hiroshima». Notizia che fu immediatamente confermata anche da Putin: «La Russia ha già posizionato un primo lotto di armi nucleari tattiche in Bielorussia», le parole del presidente russo. Le armi nucleari tattiche di fatto sono testate nucleari di limitate dimensioni e sistemi di lancio che puntano a colpire obiettivi specifici e non diffusi. Dunque, possono annientare bersagli in un'area determinata senza provocare una vasta diffusione di radiazioni. Questo però non deve fare pensare che la loro potenza sia limitata. Secondo un'analisi della BBC «le più piccole armi nucleari possono essere di un kiloton o meno, producendo l'equivalente della potenza di mille tonnellate di TNT. Le più grandi possono possono raggiungere i 100 kilotoni. In confronto, la bomba atomica lanciata dagli Usa su Hiroshima nel 1945 era di 15 kilotoni».

@ilmessaggero.it La nuova minaccia di Putin alla Nato si sta sviluppando su un nuovo terreno. La Russia sta testando le nuove "armi" per mettere in crisi le difese dell'Alleanza Atlantica: Gps oscurati, blackout della rete, isolamento digitale e interferenze radio. La strategia? Rendersi invisibile e spezzare le connessioni avversarie. . . . [📝 Simone Pierini #Ilmessaggero] #guerra #russia #putin #blackout #nato ♬ Dramatic Military - Faid rafanda

Il Baltic jammer a Kaliningrad

Detto dell'importanza strategica di Kaliningrad, per la sua posizione e per la presenza di testate nucleari con affaccio sui Paesi Nato, l'exclave russa negli ultimi mesi si è rivelata come la base del Baltic jammer russo, il disturbatore di frequenze che da mesi ha ampliato la sua frequenza e il suo raggio d'azione. È di oggi la notizia lanciata dall'aviazione britannica che ha denunciato oltre 45mila voli colpiti da interferenze nei loro sistemi di navigazione proprio mentre sorvolavano l'area balcanica. «La Russia è sospettata di aver lanciato attacchi elettronici estremamente pericolosi contro migliaia di voli turistici britannici», hanno affermato fonti dell'aviazione. Gli aerei hanno sofferto di pesanti disturbi (nel gergo "spoofing") del Gps, che interferiscono con i sistemi di comunicazione wireless e utilizzano segnali falsi per indurre i piloti a credere che l'aereo si trovi in ​​una posizione diversa da quella in cui si trovano effettivamente. L'Agenzia europea per la sicurezza aerea a gennaio aveva avvertito che le autorità avevano notato un «forte aumento degli attacchi di jamming e spoofing». Queste interferenze sono andate avanti per mesi e una di queste coinvolse anche il volo del ministro britannico ​Grant Shapps. Non è causale che tali disturbi siano stati rivelati proprio sopra Kaliningrad. Le prime avvisaglie di numerosi test di "guerra elettronica" da parte di Mosca risalgono diversi mesi fa quando fu segnalato un improvviso down dei segnali Gps da Varsavia fino a Kaliningrad, proprio sopra il corridoio di Suwalki. Secondo una mappa delle trasmissioni disegnata da gpsjam.org in quei giorni proprio sopra Kaliningrad ci sarebbe stato il più alto livello di interferenze. 

 

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 14:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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