I mesi a cavallo del cambio di anno sono storicamente quelli in cui si verificano le maggiori turbolenze sul piano lavorativo.
Con l’utilizzo sempre più massiccio dell’IA, e in particolar modo di ChatGPT, stanno cambiando anche gli strumenti a disposizione di chi cerca lavoro e di chi lo offre.
“Non è un segreto che tecnologie come l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico abbiano rivoluzionato il mondo degli affari nell'ultimo anno, influenzando il modo in cui i datori di lavoro selezionano talenti e i professionisti cercano nuove opportunità lavorative – spiega Amanda Augustine, consulente sulla carriera di CVapp, piattaforma di editor online per la creazione di curriculum vitae – Nel 2024 assisteremo a un crescente numero di recruiter e cercatori di lavoro che sfrutteranno tool basati sull’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza e la qualità della loro attività professionale. Grazie a realtà come CVapp, non ci sarà più bisogno di spendere gran parte del proprio tempo ad aggiornare e ottimizzare il proprio curriculum e per assemblare messaggi per i potenziali datori di lavoro: i candidati riusciranno a mettere alla prova le proprie capacità di colloquio per ruoli o aziende specifici e ricevere un feedback quasi istantaneo. Sarà anche più facile per i candidati confrontare le fasce salariali e cercare un pacchetto retributivo più equo”.
L’aggiornamento e il miglioramento delle competenze restano fondamentali, così come la redazione di un curriculum che metta in risalto skill e risultati conseguiti nelle precedenti esperienze lavorative. Al centro il CV: deve colpire, intrigare e spesso farlo in pochi secondi.
Un ulteriore aspetto sul quale fare particolare attenzione è la preparazione al colloquio, che può essere resa più semplice ricorrendo a strumenti di intelligenza artificiale. Interagendo con le AI infatti si possono ottenere consigli preziosi su come affrontare un colloquio nel migliore dei modi, dalle risposte da dare a domande specifiche. Inoltre, condividendo quante più informazioni possibili sul ruolo e sull’azienda per cui ci si candida, è possibile effettuare una vera e propria simulazione di colloquio con AI. Che può anche suggerire reskilling in linea con il lavoro desiderato.
I consigli per un buon CV: “Le aziende sono inondate di candidature e questa raffica può rendere più difficile far risaltare la propria domanda, soprattutto quando, con ogni probabilità, verranno esaminate dai sistemi di tracciamento dei candidati basati sull'intelligenza artificiale. Per questo – prosegue Augustine, consulente sulla carriera di CVapp - bisogna evitare l’invio di curriculum con layout non convenzionali, attenendosi a un documento che utilizzi intestazioni chiaramente contrassegnate e un linguaggio semplice, includa parole chiave pertinenti che corrispondano alla descrizione del lavoro, evidenzi chiaramente le qualifiche individuali ed eviti caratteri personalizzati o immagini incorporate. Gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale, come i chatbot come GenAI, sono uno dei tanti strumenti che chi è in cerca di lavoro può utilizzare per ottimizzare la propria candidatura; tuttavia, è essenziale non fare affidamento esclusivamente su questa tipologia di strumenti per redigere il proprio curriculum vitae. Senza una revisione attenta e una corretta modifica, un curriculum generato dall'intelligenza artificiale potrebbe apparire poco autentico o trascurare alcune importanti pratiche consigliate per la stesura del curriculum”.
Senza dimenticare quindi il lato umano: resta cruciale l’importanza di curare il branding personale su piattaforme come LinkedIn, essenziale non solo per cercare nuove proposte lavorative, ma soprattutto per instaurare connessioni e farsi conoscere. Piccolo trucco: chiedere feedback sulla propria azienda a chi già ci lavora potrebbe essere un ottimo punto di partenza.