Massimiliano Ossini: «Nel 2010 persi il lavoro dopo il record di ascolti con Linea Verde, non sapevo più cosa fare»

Parla il conduttore Rai, la sua storia

Giovedì 14 Settembre 2023 di Luca Uccello
Massimiliano Ossini: «Nel 2010 persi il lavoro dopo il record di ascolti con Linea Verde, non sapevo più cosa fare»

Massimiliano Ossini? «Io sono un agricoltore, ho un’azienda agricola, una vera attività.

So di che cosa parlo. Ho appena terminato la raccolta delle olive. La faccio io fisicamente, ci ho portato pure mio figlio». E a suo figlio insegna comportamenti ambientalisti. Dalle lampadine a chiudere l'acqua quando si lava i denti. E naturalmente i mozziconi di sigaretta non si buttano per terra ma in un cestino.

 

Massimiliano Ossini e la montagna

Massimiliano è uno che ama la natura, la montagna in particolar modo. Grazie a Mike Bongiorno è riuscito a esprimersi, a fare di una passione un lavoro. E col tempo è riuscito a portare le problatiche del clima anche a Unomattina e «c’è stata una grandissima risposta del pubblico». 

 

Al settimanale Oggi non parla solo di cambiamenti climatici ma anche di cambiamento (politico) in Rai («Per me non è cambiato niente, i mieireferenti sono sempre gli stessi») e di un cambiamento che lo colpito nel profondo: «Fu nel 2010 a Linea Verde, avevo fatto anche il record degli ascolti. E inaspettatamente il direttore di Rai 1 dell’epoca mi disse: “Io voglio cambiare totalmente, per te finisce qui”. Dall’oggi al domani rimasi senza lavoro. Ho sofferto, non sapevo più che pesci prendere. Mi ricordo ancora bene quei giorni: stavo a San Benedetto del Tronto, seduto in cucina guardavo il mare e mi dicevo “E ora?”».

Presentatore gentile

Poi ancora: «È come se uno si stesse allenando con passione per fare l’Olimpiade e, all’improvviso, gli dicono: “Tu da domani non potrai più correre perché non fai più parte della Nazionale”. Ti crolla il mondo. Sarebbe anormale il contrario. Per fortuna poco dopo mi chiamò il direttore di Rai 3 per Cose dell’altro Geo».

Faccio buona, presentatore gentile. «La Disney ci aiutava in questa direzione, ad esempio non potevamo mai indicare col dito, magari c’erano persone che stavano passando un momento delicato e vedere una persona che ti sta indicando può influire negativamente. Sono cresciuto così, per me è scontato».

Ultimo aggiornamento: 18:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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