Luca Parmitano, dallo spazio l'allarme per la Terra: «Vedo i deserti avanzare e i ghiacciai sciogliersi»

Lunedì 29 Luglio 2019
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dal nostro inviato
Paolo Ricci Bitti
MILANO  Luca Parmitano, da lassù, in orbita, ha visto cose che noi umani possiamo purtroppo immaginare benissimo: deserti che avanzano e ghiacciai che si sciolgono. Dalla sua prima missione, Volare, nel 2013, ad oggi, insomma, appena sei miseri anni, la salute del pianeta è assai peggiorata.

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«E se non basta quello che vedo con gli occhi dalla cupola della stazione spaziale internazionale - ha detto l'astronauta catanese nella sua prima conferenza stampa della missione Beyond iniziata oggi otto giorni fa - ci sono le immagini drammatiche dei satelliti dell'Agenzia spaziale europea che mappano meticolosamente gli effetti catastrofici del riscaldamento globale".«I dati dell'Esa ci dicono molto sul riscaldamento globale e da qui l'osservazione umana potrà raccontarlo ulteriormente, per fare sì che chi ha in mano le redini possa fare tutto il possibile, se non per invertire questo trend, per rallentarlo e fermarlo», aggiunge Luca Parmitano nel suo primo collegamento con i giornalisti dalla Stazione Spaziale Internazionale.

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Il collegamento con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano, luogo geniale per un evento suggestivo come questo, ha permesso al colonnello pilota dell'Aeronautica militare di fare il punto sull'avvio della missione di lunga durata dell'Esa che lo terrà sei mesi in orbita.

«I dati dell'Agenzia europe dicono molto sul riscaldamento globale e da qui l'osservazione umana potrà raccontarlo ulteriormente, per fare sì che chi ha in mano le redini possa fare tutto il possibile, se non per invertire questo trend, per rallentarlo e fermarlo».

«Negli ultimi 6 anni ho visto deserti avanzare e ghiacci sciogliersi, spero che le nostre parole possano allarmare davvero verso il nemico numero uno di oggi».



Naturalmente al primo italiano che ha effettuato passeggiate spaziali piace l'idea di andare oltre l'orbita bassa terrestre e non esclude che un giorno questo sogno possa realizzarsi: «Mi piace l'idea di poter andare un giorno sulla Luna», ha detto. Non sa, ha aggiunto, se sarà possibile tornare sulla Luna nei prossimi 5 anni, ma «sognare ci fa stare bene e ci spinge ad avere progetti sempre più grandi».«Tutta la scienza e la tecnologia che stiamo sviluppando è rivolta anche alla Luna e al nostro futuro, e di conseguenza anche al mio», ha detto ancora Parmitano sorridendo. Se la Luna appartiene al futuro, di futuro parla moltissimo anche la missione Beyond: «Stando qui sulla Stazione Spaziale basta guardarsi intorno: sono circondato da macchine che parlano di futuro e creano il futuro. Ad esempio Nick - ha aggiunto riferendosi al collega Nick Hague della Nasa - in questo momento sta usando una stampante 3D per tessuti biologici: il futuro è il nostro mestiere sulla Stazione Spaziale. 'Nelle stelle si vede il futurò è il mio motto e qui a bordo è quanto mai appropriato».

Nessun problema con l'adattamento per Parmitano a sei anni dalla missione Volareha già preso confidenza con la microgravità. «Mi sono sentito subito a casa e il mio corpo è riuscito subito a comprendere come muoversi. È difficile, invece, adattarsi al caffè a bordo», ha detto. Il tempo di affacciarsi alla grande finestra panoramica della Stazione Spaziale finora è stato pochissimo, ma nei due passaggi sulla sua Sicilia ha avuto modo di scattare delle foto: «spero di pubblicarle prima possibile, ma qui - ha detto ancora - c'è la fila per spedire le nostre foto a Terra».

La prima passeggiata spaziale della sua missione è stata già assegnata e a uscire saranno i colleghi americani Nick Hagu e Andrew Morgan, ma quelle successive lo vedranno protagonista, ha spiegato ancora  Luca Parmitano. «La prossima attività extra-veicolare la faranno Nick e Drew - ha detto AstroPaolo - e io mi occuperò della loro vestizione e dell'equipaggiamento». Parlando poi delle altre passeggiate spaziali previste, Parmitano ha detto: «alcune di queste mi vedranno impegnato, ma nel nostro mondo tutto cambia: non posso dire quante e quali saranno». È certa invece che in settembre Parmitano diventerà comandante della Stazione Spaziale, diventando il primo italiano e il terzo europeo ad avere questo ruolo: «quando in settembre prenderò il comando sarò responsabile in primis dell'equipaggio e della Stazione Spaziale e mi preoccuperò di portare a termine il successo scientifico della missione. Sarò al servizio dell'equipaggio e felice di svolgere la mia attività». Nel frattempo a bordo tutti sono occupati in una sorta di trasloco: «è appena arrivata la capsula Dragon e stiamo prendendo il materiale da lì per portarlo sulla Stazione Spaziale. La battuta più frequente è che qui a bordo non abbiamo spazio: lo so che non fa ridere, ma è molto vera».
 
Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA