Concorsone da incubo in Campania, 300.000 per duemila posti. «Noi, sequestrati 5 ore»

Lunedì 2 Settembre 2019
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«È stato un sequestro di persona. Siamo stati per 5 ore sequestrati nell'aula senza poter uscire, andare in bagno, bere o telefonare». Questa la reazione di una delle candidate al maxiconcorso della Regione Campania, gestito dal Formez, che è iniziato oggi alla Mostra d'Oltremare di Napoli con ore di ritardo a causa di un guasto alle stampanti per copiare i test sorteggiati stamattina. I candidati iscritti sono in tutto 303.965, di cui i primi diecimila circa si sono presentati oggi ai cancelli della fiera partenopea. Dalle 8 i candidati hanno formato lunghe file all'esterno dei cinque padiglioni della Mostra, tutti occupati per il concorso. La prova però ha avuto inizio solo alle 12.32, a quanto si apprende per un problema legato alla disponibilità di fotocopie dei test da sottoporre ai candidati. Una lunga
attesa che ha scatenato proteste e tensioni. «Una pagliacciata - sbotta all'uscita un candidato di 40 anni - è stato organizzato tutto malissimo e non ripongo speranza.
L'attesa è stata troppa, dalle 8 del mattino abbiamo iniziato alle 12.40». Un ritardo che ha provocato anche l'ira dei parenti che erano nei viali della Mostra d'Oltremare ad attendere figli o consorti e fidanzati: «È uno schifo - esclama una donna - mio nipote è diabetico e dalle 8 di stamattina non ha potuto fare l'insulina. Non mi hanno fatto entrare per andare ad assistere mio nipote». All'uscita dai padiglioni i candidati valutano anche le loro chance di passare nella corsa ai 2.175 posti messi a concorso: «È stato il mio primo concorso pubblico - dice una ragazza di 20 anni - non è stato difficile ma avrei dovuto studiare più diritto amministrativo».
Ultimo aggiornamento: 21:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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