Roma, scandalo metro A: riparazioni truffa anche a Repubblica

Mercoledì 15 Maggio 2019
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Eccole che tornano le fascette a tenere unite le scale mobili della metropolitana di Roma. Tra gli aspetti più inquietanti emersi nel corso dell'ultima commissione Trasparenza, tenutasi giovedì 9 maggio, per far luce sulla chiusura a oltranza della stazione di Repubblica è uscito fuori questo dato: le fascette, usate come pezzi di ricambio, sono state adoperate anche qui, oltre che nella stazione Barberini mentre si dovranno aspettare ancora due mesi prima di rivedere l'apertura della metro a pochi passi da via Nazionale. Il crono programma emerso nel corso della commissione parla di altre 8 settimane di attesa dopo che lo snodo era stato interdetto il 23 ottobre dello scorso anno quando 24 tifosi russi del CSKA furono travolti nel crollo di alcuni scalini mentre si dirigevano ai binari. La stazione fu posta sotto sequestro dalla Procura, partirono gli accertamenti e nonostante il via libera (arrivato ormai diverse settimane fa) dei magistrati, la stazione è ancora chiusa. Il Campidoglio ha formalmente rescisso il contratto con Metroroma lo scorso 25 marzo, stipulando un nuovo accordo con la ditta Otis per procedere con le verifiche, non solo nella stazione di Repubblica, e nonostante i tempi tecnici (due mesi ancora) necessari per poter riavviare il servizio, potrebbero comunque esserci delle accelerazioni con una riapertura parziale dello snodo. «Atac hanno detto alcuni rappresentanti dell'azienda in commissione farà ogni sforzo possibile per ridurre questo termine immaginando anche una riapertura parziale, nel rispetto rigoroso comunque di tutti i criteri di sicurezza».
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