Incidente di Genova, la testimonianza di un "torrettista"

Mercoledì 8 Maggio 2013
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"C'è un collega che è ancora sotto le macerie, in mare". Giuseppe Spuntoni lavora nella Torre di controllo del porto di Genova crollata dopo essere stata urtata dalla Jolly Nero, la nave portacontainer: quando viene intervistato c'è un suo collega tra i dispersi dell'incidente. "E' un torrettista dei rimorchiatori come me, al quinto piano c'erano torrettisti e rimorchiatori, era un collega della società Rimorchiatori riuniti".Spuntoni ha una sua teoria sulla dinamica dell'incidente ma aspetta che sia la magistratura a ricostruire la dinamica. "Io penso che sia un'avaria della nave, ma sarà chi di dovere a capire cos'è successo. Se succede qualcosa, la macchina non risponde, il comandante dice di dare macchine avanti e non risponde e continua ad andare indietro la nave di una certa mole, succede quello che abbiamo visto". Gli incidenti sulle banchine capitano, spiega, ma nel porto di Genova una tragedia del genere non c'era mai stata.
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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