Palazzo Chigi prende le distanze da Gianluca Savoini, protagonista principale della vicenda dei fondi russi alla Lega, e addossa al Carroccio la responsabilità dell'invito del presidente dell'Associazione Lombardia-Russia alla cena dello scorso 4 luglio a Roma in onore di Vladimir Putin. In una nota si precisa che il premier Conte non conosce personalmente Savoini e che l'invito è stato sollecitato da Claudio D’Amico, consigliere di Matteo Salvini, nonostante le smentite del leader leghista. Il Pd all'attacco chiede le dimissioni del leader del Carroccio in particolar con l'ex premier Gentiloni che su Twitter scrive: "A questo punto non basta riferite in Parlamento. Chi dice falsità per coprire truffe e truffatori non può fare il ministro dell’Interno di un grande paese democratico".
Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 10:35
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