Trentadue miliardi di debiti fiscali cancellati a oltre 12 milioni di contribuenti. Sono tutte cartelle di piccolo importo, sotto i mille euro, emesse anche quasi vent’anni fa, fra il 2000 e il 2010. Ora non esistono più, sono state annullate dall’amministrazione fiscale in base a quanto previsto dal provvedimento con cui nello scorso autunno il governo giallo-verde ha varato un ampio condono ribattezzato pace fiscale. Il contribuente non ha dovuto fare niente, non era necessario presentare alcuna domanda.
Le cartelle, che riguardavano imposte evase, multe o contributi previdenziali non versati, sono state cancellate in automatico.
Effetto mini-condono: cancellate cartelle per oltre 32 miliardi, azzerate quelle sotto 1.000 euro
Venerdì 7 Giugno 2019Un sollievo per chi non era in regola, anche se si tratta di somme contenute, che però impedirà allo Stato, ai comuni e soprattutto all’Inps di incassare parecchi miliardi di euro. L’istituto di previdenza è l’ente che dovrà sacrificarsi di più, visto che circa la metà delle cartelle riguardavano contributi previdenziali non pagati. Importi che tuttavia sarebbe stato molto difficile e costoso recuperare. E che per questo il governo ha deciso di rinunciarci cancellandole completamente.