Se la conferenza dei capigruppo, convocata per oggi alle 16, non approderà a una decisione unanime sulla data per la mozione di sfiducia, la parola verrà data all'Aula. Lo presidente del Senato Elisabetta Casellati fa sapere che «La convocazione dell'Assemblea, nell'ipotesi in cui il calendario dei lavori non venga approvato in capigruppo all'unanimità, non costituisce forzatura alcuna, ma esclusivamente l'applicazione del regolamento». «L'art. 55, comma 3, prevede infatti che sulle proposte di modifica del calendario decida esclusivamente l'Assemblea, che è sovrana. Non il Presidente, dunque», aggiunge, sottolineando che il «rispetto delle regole» è a «garanzia» dei cittadini.
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