Le Dolomiti, montagne tanto straordinarie quanto fragili. Ovunque rimandano immagini a volte bizzarre di torri, guglie, denti, castelli di roccia: come i Cadini di Misurina, la "selva lapidea" cantata da Antonio Berti; le "gusele", pinnacoli sottili simili ad aghi, come quella del Vescovà, simbolo di Belluno, o come quella " de la Val del Burt", gioiello nascosto nella zona del Pizzocco; o la Furchetta Adele, che ricorda la chela di un granchio, nelle Pale di San Martino. Ma nessuna di queste immagini ha la forza del "Cor", meraviglioso cuore naturale tagliato nella roccia delle Pale dei Balconi, tra la Val di San Lucano e le Pale di San Martino. Due giovani agordini, Moreno Geremetta e Danilo Benvegnù, hanno voluto scoprire il Cuore al tramonto e all’alba, dopo avere passato la notte appena sotto la cresta che lo nasconde.
Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 11:16
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