Basta un poco di Zucchero e anche la fusione va giù. Ad andare su è stato invece l'entusiasmo dei capitani e delle capitane d'impresa, che hanno continuato a festeggiare fino a notte la nascita di Assindustria Veneto Centro, al punto da alzarsi in piedi e battere le mani cantando a squarciagola parole solitamente vietate dall'ottimismo confindustriale: «Vedo nerooo».

Sì alla fusione tra le Confindustrie. Alleanza Treviso-Padova: «Ricostruire»

Ma evidentemente non si trattava di fosche previsioni economiche, bensì di uno dei ritornelli del concerto-evento, seguito al buffet post-assemblea. Dall'orzotto al tiramisù, tutto regolare. Ma quando si sono visti i primi cambi d'abito, a cominciare da quello della presidente trevigiana Maria Cristina Piovesana (passata all'abito lungo, floreale e multicolore), è stato chiaro che nulla sarebbe più stato come prima nella storia di Unindustria Padova e Confindustria Padova, considerato anche il suo improvvisato balletto sotto il palco con il collega padovano Massimo Finco, urlando a più non posso: «Credo nei miracoli, in questa notte di tequila bum-bum...». E pur non mollando per un attimo l'aquilone di Umana, il gadget da portare in spalla che è stato il must have della storica giornata, così hanno fatto anche le altre centinaia di imprenditori, probabilmente ispirati dai testi del bluesman, apparso con l'immancabile soprabito scuro sulle spalle e l'inseparabile cappello calcato in testa.