VISITA DI FRANCESCHINI - Il ministro in Basilica: «E' un disastro»

Venerdì 15 Novembre 2019
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«Sono qui per cose operative, non per fare passerelle. Bisogna capire i danni enormi al patrimonio culturale, di persona si capisce il reale disastro. Serve un impegno enorme dello Stato e di tutta la comunità italiana a sostegno di Venezia, non solo perché è un simbolo ma perché qui è danneggiata la vita di migliaia di persone e di imprese. È un impegno che è partito ieri con le prime misure per l'emergenza, ma deve proseguire in modo strutturale nel tempo» ha affermato oggi il ministro per i Beni Culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nel corso di sopralluogo a piazza San Marco a Venezia. «Con il sindaco sono state affrontare le prime cose concrete - ha proseguito Franceschini - a breve ci sarà un incontro con le Soprintendenze e tutte le strutture del Mibact. Sono arrivati i caschi blu della cultura e sono partite le prime misure per l'emergenza, ma qui c'è un problema enorme che va dal completamento del Mose agli interventi per risarcire tutte le attività commerciali e private che sono danneggiate. Sono entrato in diversi negozi allagati nonostante le barriere. Vorrei che la comunità italiana e internazionale se ne rendesse conto fino in fondo». «Lo stato di calamità è la prima cosa - ha concluso il ministro - i venti milioni verranno usati per le prime urgenze. Qui servono cifre ben diverse. Rifinanzieremo la legge speciale per Venezia e andrà fatto molto di più. Quello che l'uomo può fare per controllare i fenomeni della natura va fatto in tutti i modi. C'è un problema di Mose, c'è un problema di investimento per le persone che qua vivono e lavorano, di tutela di un patrimonio culturale unico al mondo».
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